Milan già arbitrato in Serie A da uno straniero: era il 1959 e successe un finimondo
Nella serata di ieri, prima di Napoli-Milan, il presidente di Lega Ezio Simonelli ha confermato che Milan-Como si giocherà a Perth con arbitri stranieri: "Si giocherà a Perth l’8 febbraio come da programma. Con Infantino abbiamo avuto un incontro cordiale, come ogni volta. Avevamo dubbi su condizioni poste dall'AFC che ritenevamo poco praticabili, su tutte quella degli arbitri che non dovevano essere italiani. Ho parlato con Collina, mi ha dato ampie garanzie sugli arbitri asiatici dandomi qualche nome di livello. Questa condizione era la più difficile ma la accetteremo, ci sono poi altre questioni che sistemeremo nei prossimi giorni. Gli arbitri saranno asiatici".
Una scelta ampiamente discutibile, che porta grandi interrogativi sulla regolarità dello svolgimento del campionato: perché il Milan deve essere l'unica squadra (col Como) ad arbitri fuori dal circuito AIA? Come può essere considerato equo un torneo che non prevede equità?
Nella storia il Milan è stato già arbitrato in Serie A da un direttore di gara straniero: si tratta del signor Groppi, francese, che ha diretto Talmone Torino-Milan 3-3 del 26 aprile 1959. Una gara segnata dalla violenza della squadra di casa che ha portato l'arbitro a sospendere il match sul punteggio di 2-3. Ci furono poi enormi polemiche, con tanto di gol del pareggio granata arrivano nei minuti successivi alla ripresa del gioco quando i rossoneri erano ormai "fuori" dalla partita per quanto avvenuto poco prima, con una vera e propria caccia all'uomo su Mazzola e Galli.
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