Milan, riflessioni su Piatek. Via solo con offerte a titolo definitivo

L’esclusione per tutta la partita contro il Cagliari è stata la prima vera bocciatura per Piatek. Il polacco da quando è al Milan ha sempre giocato, non saltando mai una sfida in rossonero da gennaio scorso. Contro il Cagliari è arrivata la prima esclusione tecnica a favore invece del tandem Leao-Ibrahimovic, la coppia che in teoria sarà titolare nelle prossime partite.
Piatek con l’arrivo dello svedese avrà meno spazio, ed è passato dall’essere il bomber indiscusso (soprattutto nei primi mesi a Milano), a un giocatore con poca fiducia in sé stesso. Il polacco non è riuscito a replicare la stessa annata che l’anno scorso lo ha portato alla ribalta, e sarà dura ripetersi se al Milan lo spazio sarà limitato fino a giugno. Così Piatek potrebbe valutare anche l’addio se dovessero arrivare richieste allettanti, com’è successo nelle scorse ore con il Tottenham di Mourinho in seguito al ko di Harry Kane, oppure dell’Aston Villa dopo l’infortunio di Wesley.
Ma chi vuole Piatek deve mettere sul piatto almeno 30 milioni, e la formula chiesta dal Milan è quella della cessione a titolo definitivo. Boban e Maldini non valuteranno il prestito, ma solo la vendita totale del suo cartellino, ecco perché le squadre che a gennaio potranno permettersi il polacco sono davvero poche, e le più accreditate arrivano dalla Premier League.

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