Nesta: “Ritmi folli in allenamento al Milan, io non gli stavo dietro. Maldini è l’unico che tutt’oggi mi mette in soggezione”

Nesta: “Ritmi folli in allenamento al Milan, io non gli stavo dietro. Maldini è l’unico che tutt’oggi mi mette in soggezione”MilanNews.it
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Oggi alle 14:24News
di Andrea La Manna

A 23 anni eri già uno dei difensori più forti del mondo, e sei finito in una squadra che era già piena di campioni. Com'è stato l'arrivo con i tuoi compagni nuovi? "Qualcuno lo conoscevo perché giocavamo in nazionale, Pirlo, Gattuso. Però l'impatto è stato l'allenamento, in allenamento andavano più forte. Noi a Roma facevamo allenamento ma non così forte. Quando sono arrivato la mia difficolta è stata proprio adeguarmi a quel ritmo che mi hanno dato i compagni, non l'allenatore. C'era Paolo (Maldini) che nel riscaldamento andava a duecento all'ora, tutti andavano a duecento e io sempre dietro. Alla fine ho capito che se volevo stare li dovevo andare come loro. È stato difficile adeguarmi all'allenamento, la serietà, la competitività che c'era ogni giorno a Milanello con i miei compagni. Folle!"

Il fatto che c'era Maldini è stato uno stimolo per te all'inizio? "Si è stato un grandissimo stimolo. Io ho avuto tanti compagni di squadra, ma l'unico che mi mette in soggezione è lui. Io facevo le vacanze insieme con lui, a Miami abbiamo preso casa nello stesso palazzo. Lo conosco bene. Nonostante quetso però quando ci parlo è l'unica persona che mi da quella roba là, ancora oggi. Questa cosa è dovuta dalla stima, dal rispetto. Non c'è mai stata una rivalità interna, ognuno sapeva che l'uno aveva bisogno dell'altro. Quando Paolo ha smesso io sono rimasto li, un po' vecchiotto ed è arrivato Thiago Silva. Meno male che è arrivato senno io mica riuscivo ad andare avanti altri tre anni. Quindi io ho aiutato Paolo, Paolo ha aiutato Baresi, e così via".