Pagni: "Milan, ecco perché l’acquisto di Piatek non viola le regole del fair play finanziario"

Pagni: "Milan, ecco perché l’acquisto di Piatek non viola le regole del fair play finanziario"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 24 gennaio 2019, 00:24News
di Thomas Rolfi

Questo il pensiero di Luca Pagni sul proprio blog personale:

"Il Bollettino ha cercato di spiegarlo nei giorni scorsi. Ma, forse, non è stato abbastanza diretto o convincente. Allora, anche a fronte di qualche contestazione e dei molti interrogativi – soprattutto da parte dei tifosi di altre squadre (Inter e Roma, in particolare) – torniamo sull’argomento. E ribadiamo perché il Milan non sta violando e non violerà regole sul fair play finanziario, nonostante gli acquisti già fatti e che ha intenzione di fare per rinforzare la sua rosa.

E’ vero quanti sostengono che il Milan è la squadra in Europa che ha speso di più per rafforzarsi nel mercato di gennaio. Oltre 70 milioni per aggiudicarsi due giovani di talento come Lucas Paquetà e Krzysztof Piatek, Ma non è vero che in base al Fpf non se le potrebbe permettere.

Partiamo dal primo caso. E’ vero che quando è stato confermato l’ingaggio di Paquetà, la Uefa ha preso carta e penna e ha ammonio il Milan per una spesa considerata “importante”. Ma sul punto è intervenuta la doppia iniziativa del Milan: il ricorso al Tas contro le sanzioni che impongono uno sbilancio complessivo di 30 milioni nei prossimi 3 bilanci e l’incontro dell’ad Ivan Gazidis con i vertici Uefa. In entrambi i casi, Il Milan ha voluto sottolineare come le regole del Fpf devono comunque consentire a una club, soprattutto se è intervenuto un cambio di proprietà che ha un programma di investimenti, di poter intervenire sul mercato.

Questo significa che il Milan spenderà anche violando le regole? No, perché le sanzioni Uefa dicono che i conti si fanno fra due anni e mezzo. Paquetà è costato ma sta già dando i suoi frutti, come vedremo fra poco. E comunque ha fatto sapere che presenterà un piano di aumento dei ricavi con il quale sosterrà i nuovi costi.

Il caso Piatek. Come abbiamo già avuto modo di speigare, lo “scambio” Higuain-Piatek consente un risparmio di 17 milioni già nel prossimo bilancio (per non parlare dei 18 milioni di ingaggio lordo per il centravanti argentino anche per i prossimi anni). Inoltre, quando ha preso in prestito Higuain era prevista la possibilità del riscatto per altri 36 milioni, dopo il prestito per 18, ma l’Uefa non l’ha contestato. E siccome Piatek costa 35, ma con un abbondante risparmio sul resto – come abbiamo testé spiegato – non si vede dove sia il problema. Non solo: il tesoretti risparmiato dopo l’adddio del Pipita può consentire un’altro investimento: il Milan cerca ancora un esterno e in centrocampista di costruzione.

Inoltre, come sottolineato in più occasioni – l’ad Gazidis ha detto basta a ingaggi di giocatori affermati, costosi sul mercato e con ingaggi da top star. Ibrahimovic e Fabregas sono i due esempi più eclatanti. Ma punta su giovani talenti che possono aumentare il patrimonio del club ma, all’occasione, anche essere ceduti con importanti plusvalenze.  E questo è una ulteriore garanzia che il Milan guardi soprattutto ad avere un bilancio in ordine. Proprio nel rispetto della filosofia del Fpf.

E comunque non ci sarebbe stata alternativa, Elliott doveva comunque mettere mano al portafoglio, anche a costo di aprire un contenzioso con l’Uefa. E il perché è presto detto.  Come il Bollettino ha sottolineato in più di una occasione, l’imperativo categorico del club è aumentare i ricavi. Negli ultimi dieci anni, i ricavi del Milan sono saliti (si fa per dire) dal 209 a 2013 milioni. Un crescita del solo 2 per cento complesivo, mentre i grandi club del resto d’Europa contro i quali il Milan fino a dieci anni fa si giocava la vittoria finale hanno cominciato a correre. Non solo: grazie al dinamismo di Suning, è stato superato dall’Inter e più che doppiato dalla Juventus.

Per invertire la tendenza, il Milan deve tornare quanto prima in Champions. Non solo, per i incassare la sua quota di diritti tv, ma anche perché è la competizione più seguita a livello globale. Per farlo ha bisogno di giocatori di qualità: anche in questo cso, non solo per tornare a vincere, ma anche per “ingaggiare” nuovo pubblico e sponsor. Come dimostra l’acquisto di Lucas Paquetà: il canale streaming Dazn ha deciso che per lanciare il servizio in Brasile, dopo le partite di Psg (per via di Neymar) e Juventus (per il solito Cr7) trasmetterà gratuitamente su Facebook e YouTube gli incontri del Milan, grazie al fatto che il giovane ex Flamengo è considerato in patria uno dei talenti emergenti.

Tutto questo per dire che Elliott, per quanto abbia mosso solo i primi passi, lo sta facendo nella direzione giusta".