Pasotto fa i conti: "Osservando gli scontri tra le prime sei, si può iniziare a intuire un trend dove il Milan sta avendo una marcia in più"
Marco Pasotto, giornalista, si è così espresso su La Gazzetta dello Sport sulla Champions League: "È qualcosa che delizia i tifosi e dà lustro al club, certo. Ma offre anche sostanza, sotto forma di autostima collettiva e punti pesanti in classifica. Vincere gli scontri diretti con la concorrenza che sgomita per i primi quattro posti in classifica - quelli buoni per la Champions, e se c'è anche un po' di panorama sullo scudetto, tanto di guadagnato - è importante sotto tanti punti di vista. Non ultimo una preziosa polizza utilizzabile a fine campionato: in caso di arrivo a pari punti, essere messo meglio negli scontri diretti equivale a essere messo meglio in classifica. Può essere il confine tra varcare la soglia della Champions o restare fuori a dannarsi l'anima vedendosi estromessi a parità di punteggio. Dopo 11 giornate è ancora presto per tracciare un quadro verosimile, ma osservando i faccia a faccia tra le prime sei in classifica (le posizioni che danno accesso alle coppe europee) si può iniziare a intuire un trend dove il Milan sta avendo una marcia in più".
LE PAROLE DI PULISIC
Christian Pulisic ha rilasciato una lunga intervista a CBS Sports. Queste le sue parole sullo scudetto e sui suoi obiettivi personali: "Non mi faccio sentire molto a parole, sono riservato e silenzioso. Ma sono cresciuto in carriera anche sotto questo punto di vista, non ho paura di dire la mia. Se non vincere lo scudetto renderebbe la nostra stagione negativa? E' il nostro obiettivo, sicuramente. Non voglio vederla dal lato negativo, come sarà se non vinceremo. Faremo del nostro meglio, verremmo giudicati partita dopo partita. Ci sono state stagioni in cui non ho vinto niente, ma abbiamo fatto tante cose belle. Ma quando vinci quel trofeo, non c’è nulla come ciò, vuol dire che il lavoro viene ripagato. Gli obiettivi realizzativi sono cose private, almeno per me. Non li voglio condividere. C’è hià abbastanza pressione su di noi, non c’è bisogno di metterne altra. Le persone non si rendono conto della pressione che mettiamo su di noi, io chiedo tantissimo a me stesso, ma è una cosa che fanno tutti i professionisti. Mi pongo obiettivi di gol per aiutare la squadra“.

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