Pagelle - Alexis bomber, Leao determnante. Pobega: gol e gioia
Queste le pagelle di Milan-Dinamo Zagabria:
Maignan 6: non ha grande lavoro da fare. Il gol di Orsic non è parabile, anche perché i croati fanno tutto con i tempi giusti. Ma pignolo com’è, non gli andrà giù.
Calabria 6,5: soprattutto nel primo tempo stantuffa che è un piacere, viene a giocare tra le linee e cerca di rompere la prima linea della fase difensiva a nove della Dinamo Zagabria. Più statico nel secondo tempo.
Kalulu 6: la serata non è di quelle difficili, dove mette in mostra anche degli anticipi tipici del suo repertorio. Sul gol croato c’è un errore collettivo, dove anche lui ha una piccola percentuale di responsabilità.
Tomori 6: copincollare il commento di Kalulu. Forse sul gol di Orsic potreva fare di più in fase di lettura preventiva sul movimento del centravanti croato.
Theo Hernandez 6,5: come Calabria, prova a dare ora ampiezza e ora imprevedibilità nel gioco della squadra, perché aprire gli spazi nella difesa della Dinamo è roba assai complicata.
Tonali 6: più che nei due di centrocampo, dove si abbassa maggiormente Brahim a cercare di cucire il gioco, fa la seconda punta in appoggio a Giroud. Ha sulla testa una buona occasione in avvio di partita, ma non riesce a dare la frustata vincente. (dal 67’ Pobega 7: segna il suo primo gol in Champions, sotto la Sud, con un rimorchio che ha imparato lo scorso anno al Torino e che al Milan fanno in pochi con i tempi giusti. Una rete che ne legittima, ulteriormente, la presenza nella rosa e l’utilizzo in campo. E magari qualche corrente di pensiero ostruzionistica nei suoi confronti inizierà a farsi due domande su convinzioni campate sulle antipatie personali).
Bennacer 6.5: premiato come Mvp dalla Uefa, per noi gioca una partita nei suoi standard canonici dove, anzi, sbava qualcosa nei primi minuti. Esce a risultato acquisito e con una buona lettura della fase gestionale della gara. (dal 78’ Dest sv)
Saelemaekers 7: il belga si scopre bomber di Champions League. Secondo gol consecutivo che vale il doppio vantaggio, poi rivelatosi vitale nella partita. Bravo a seguire bene l’azione e a tagliare con i tempi giusti sul cross di Leao. Sta diventando più concreto e meno frivolo. Roba non da poco. (dal 78’ Messias sv)
Brahim Diaz 6: prestazione da dividere tra la fase di copertura e sacrificio e quella offensiva. Nella prima fa un’ottima gara, andando spesso a ripiegare con lunghe diagonali difensive che portano anche recuperi palla importanti. Nei metri caldi, invece, è un po’ troppo impreciso. (dal 78’ Krunic sv)
Leao 7,5: ne sentiremo tanto la mancanza domenica contro il Napoli, perché anche contro una squadra catenacciara come le provinciali italiane degli anni ’70, riesce a trovare i varchi per far male. Il rigore procurato su imbucata di Tomori e l’assist per il 2-0 di Saelemaekers cancellano l’esitazione avuta nel primo tempo sul lancio di Tonali. Colpi importanti anche in Europa. Next stop: Stamford Bridge.
Giroud 6,5: lottare in mezzo a tre difensori centrali della Dinamo non è uno sport per tutti. Lui ci prova e cerca di aprire le maglie, spesso venendo incontro ai compagni per trovare la chiave di volta nei sistemi difensivi croati. Calcia con freddezza e precisione il secondo rigore nel giro di quattro giorni e il risultato è lo stesso. Palla in gol e Milan in vantaggio. (dal 67’ De Ketelaere 5,5: si fa vedere poco, non chiede il pallone e sembra un po’ spaesato quando Pioli lo manda a fare il pivot).
All. Pioli 6,5: sapeva bene che la fase difensiva a nove della Dinamo sarebbe stata dura da scardinare, per questo ha chiesto ai suoi di avere pazienza nella circolazione del pallone. Il gol del 2-1 forse gli scombina i piani sui cambi, ma il 3-1 di Pobega e un ritmo che si è decisamente abbassato dopo quella rete, ha permesso al Milan di tirare il fiato.
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