CorSera - Milan, il Covid ferma Ibra: iniziati i 14 giorni di quarantena, ma i rossoneri sperano di recuperarlo prima
Dopo la doppietta contro il Bologna era l'uomo più atteso per il match di ieri sera contro il Bodo/Glimt, valido per il terzo turno di qualificazione di Europa League, ma Zlatan Ibrahimovic non è potuto scendere in campo in quanto è risultato positivo al Covid-19. La notizia è iniziata a circolare in tarda mattinata, fino alla conferma ufficiale del Milan attorno alle 15: lo svedese è risultato positivo al tampone e dunque, come da protocollo, è stato messo subito in isolamento domiciliare dal club di via Aldo Rossi.
DOCCIA GELATA - Una doccia gelata per tutto l'ambiente milanista che perde così il suo leader assoluto e il suo trascinatore. Lo svedese ha fatto sapere poi sui social di essere asintomatico e ha iniziato i 14 giorni di quarantena. Come riporta il Corriere della Sera, l'Ats di Varese ha ritenuto che Milanello non fosse in grado di accogliere e fornire stanze singole a tutto il gruppo squadra e quindi ha concesso la possibilità ai giocatori rossoneri di tornare a casa dopo gli allenamenti e le partite, ma ovviamente rispettando l'isolamento.
QUANDO TORNA? - La domanda più importante per i tifosi, oltre chiaramente allo stato di saluto del giocatore, è quando Ibra potrà tornare in campo: secondo il protocollo, lo svedese dovrebbe restare in quarantena per 14 giorni, ma il Milan spera e crede che possa rientrare prima. Il club di via Aldo Rossi ha intenzione di sottoporre l'attaccante a test quotidiani, nella speranza di avere due tamponi negativi il prima possibile. In questo caso, sarà necessario comunque il via libera dell'Ats per tornare a disposizione di Pioli.
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