Dalle plusvalenze al rischio minusvalenze: Milan, occorre un cambio di marcia

Dalle plusvalenze al rischio minusvalenze: Milan, occorre un cambio di marcia MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 24 dicembre 2019, 16:00Primo Piano
di Gianluigi Torre

Dopo l’accordo con la Uefa, e di conseguenza la mancata possibilità di giocare l’Europa League, la società rossonera ha decisione di ricominciare da un punto ben preciso: i giovani. Più che al progetto sportivo, il club di via Aldo Rossi ha pensato alle plusvalenze, acquistando ragazzi di un certo calibro, di una certa età e con stipendi molto bassi.

FALLIMENTO – Dopo l’umiliazione con l’Atalanta, il Milan si trova all’undicesimo posto con 21 punti, dalla parte destra della classifica del nostro campionato. I rossoneri sono anche il quinto peggior attacco del campionato; peggio solo Samp, Udinese, Spal e Brescia. Il progetto di Paolo Maldini e Zvone Boban, avviato con Giampaolo e che molto probabilmente si concluderà con Pioli, è tutto tranne che un successo. Ad inizio stagione si parlava del tecnico di Bellinzona come un vero e proprio maestro di calcio, per poi esonerarlo dopo 7 partite e 9 punti con una media di 1,2 a match. Ora la società si ritrova al punto di partenza: con Pioli la rotta non è cambiata, ma si sono visti dei miglioramenti nel gioco.

PLUSVALENZE? NO, MINUSVALENZE – L’obiettivo del Milan era uno: creare una squadra giovane e forte senza spendere tanto per poi far uscire giocatori pronti e che possano assicurare una plusvalenza. Risultato? Giocatori senza esperienza e con pochissima personalità, tranne Theo Hernandez, che potrebbe essere definito come il vero e proprio “Salvatore della patria” e che può realmente crescere e portare una plusvalenza al club di Via Aldo Rossi. Leao ha fatto capire di avere ottimi spunti, ricordando il gol contro la Fiorentina, ma è troppo acerbo per giocare in un Milan che vuole tornare ai vertici della classifica. Bennacer alterna buone prestazioni ad altre in ombra. Senza considerare i vari Krunic, Duarte e Rebic, veri flop di questo mercato, che in questo momento possono portare, per il rendimento visto fino ad ora, solo minusvalenze.