Ennesima caduta di stile dell'Inter, nuovo striscione contro Ambrosini esposto dai giocatori sul pullman

Ennesima caduta di stile dell'Inter, nuovo striscione contro Ambrosini esposto dai giocatori sul pullmanMilanNews.it
© foto di Federico de Luca
domenica 17 maggio 2009, 12:05Primo Piano
di Stefano Maraviglia
fonte Sportmediaset.it

L'ora della festa nerazzurra vien buona anche per togliersi quanche vecchio sassolino dalla scarpa. E poco importa (si fa per dire) se tra sciarpe e scudetti si può "scivolare" su uno striscione. Lo espongono, dal pullman dell'Inter in festa, Materazzi e Stankovic, che lo passano poi nelle mani di Chivu e di chissà chi altri. La ruggine è vecchia di due anni, ma la ferita non si chiude: "Ambrosini - è scritto - nel mio c... c'è ancora posto.

 


Cose da scudetto. Cose da ragazzi. Certo, ma era proprio necessario? Mistero. Più evidente, invece, è il veleno che scorre e che non smette di scorrere mai. Capita nei giorni di festa, capitò ad Ambrosini - che chiese poi scusa pubblicamente - ed è ricapitato questa volta a Materazzi, Stankovic e Chivu. Ai tre "vecchi" della banda, quelli che sono interisti dentro e, quindi, vogliono esserlo anche fuori. A costo di uscite maldestre e slogan maleducati.

Niente a che vedere con gli sfottò classici, con il "chi non salta milanista è" che risuona prima ad Appiano, poi nelle strade milanesi, sotto la Madonnina o sul pullman dei ragazzi campioni d'Italia. E niente a che vedere nemmeno con i molti "seru tituli" che accompagnano la "Special festa" interista, che diventano lo slogan di un anno "mourinhano". Ci sono i pensieri equilibrati, timbrati da capitan Zanetti ("Quanto conta e che valore ha questo scudetto? Ha un grandissimo valore, perché è il quarto consecutivo e per noi è molto importante fare parte della storia di questa grandissima società"), e quelli un poco fuori luogo e censurabili. Prendere e portare a casa:  "Ambrosini, nel mio c... c'è ancora posto". C'è da giurare che la questione non finisca qui nemmeno questa volta.