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E. Rossi: "Messias non voleva più sognare. Ora sarà la sorpresa del Milan"

ESCLUSIVA MN - E. Rossi: "Messias non voleva più sognare. Ora sarà la sorpresa del Milan"MilanNews.it
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venerdì 26 novembre 2021, 21:00ESCLUSIVE MN
di Antonello Gioia

Ezio Rossi, attuale tecnico del Varese, è l'allenatore che ha avuto il merito di credere per primo in Junior Messias quando calcava i campi UISP e... di permettergli, indirettamente, ciò che è avvenuto mercoledì sera al "Wanda Metropolitano". La redazione di MilanNews.it lo ha raggiunto all'indomani della vittoria in Champions League, per saggiare le sue emozioni e chiedergli un parere sul presente e sul futuro del numero 30 brasiliano con un'intervista esclusiva.

Che emozione ha provato al goal di Messias contro l'Atlético?

"Non ho visto la partita perché ero ad una cena di squadra col Varese. Mi è arrivata la notifica del suo goal e ho chiamato subito mia moglie, dicendole: 'Chissà dove sarebbe se quella sera non fossi andato a vedere la partita...'. È il destino della vita: gli si aprì una porta, che poi lui ha sfruttato bene con le sue qualità sia calcistiche che umane. Ma se il mio amico Roberto Arena non mi avesse convinto ad andare a vedere quella partita contro i rifugiati politici alle 22... probabilmente la storia di Messias sarebbe stata diversa".

Sognare non costa nulla, ma sognare un goal in Champions partendo dalla UISP era piuttosto complicato...

"Il problema era uno: Messias non voleva più sognare. Io mi prendo solo il merito di averlo convinto ad inseguire un sogno. Lui, in quel momento della vita, non voleva più rischiare di giocare a calcio; voleva mantenere il lavoro che aveva, perché lo stipendio dei dilettanti non dà garanzie. Prendemmo un caffé insieme e lui mi disse che non ci credeva più, che non voleva più giocare a calcio per una serie di delusioni, compresa quella di non poter giocare per mancanza di permesso di soggiorno. Fortunatamente sono cocciuto e quando sono andato al Casale, sono riuscito a convincerlo".

Pioli ha detto, però, che la storia di Messias è solo all'inizio.

"Ha ragione Pioli. Ogni step che Messias ha fatto nella sua carriera gli ho solo mandato un messaggio con scritto: 'Il giorno più difficile sarà il prossimo'. Lui ha qualità umane, forza di volontà, è un ragazzo speciale; con le sue gambe è arrivato al Milan. Quando l'ha acquistato il Milan tutti erano scettici - così come lo erano quando dall'UISP lo portai al Casale, così come dal Gozzano al Crotone -, ma ora gli manca solo uno step: fare bene con il Milan per arrivare alla maglia del Brasile. Visto quello che ha fatto e la persona che è, io credo che sarà ancora una sorpresa anche ai livelli in cui gioca il Milan".

In che posizione tattica lo vede nel Milan di Pioli?

"Io credo che Pioli abbia molta fiducia in Messias; è stato disponibile per tre partite ed è sempre entrato. In allenamento starà dimostrando al mister che ci può stare nel Milan. Adesso Pioli avrà l'imbarazzo della scelta sulla trequarti".

L'ha sentito telefonicamente?

"Negli ultimi sette anni l'ho sentito solo una volta, ma ad ogni step gli ho scritto che il giorno più difficile sarebbe stato sempre il prossimo. Io alleno, ma non ho mai vinto uno Scudetto: ecco, Messias è il mio Scudetto. Tutti i ragazzi che ho in rosa adesso sognano di arrivare al Milan o a certi livelli, ma Messias no: non voleva più sognare. Ora segna in Champions: che storia!".

Sogni anche lei: dove vede Messias nel prossimo futuro?

"Gli manca lo step nazionale brasiliana. Gli altri li ha superati tutti. Ci arriverà se farà molto bene con il Milan"