Gazzetta - Maignan, molto più che un portiere. Il Milan vola su ali d'aquila

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giovedì 9 marzo 2023, 12:00Primo Piano
di Francesco Finulli

161 giorni. Forse solo ora l'ambiente Milan si sta rendendo conto per quanto tempo abbia dovuto fare a meno di Mike Maignan. Non ce ne voglia Tatarusanu, ma il ritorno del portiere francese è stata un'autentica boccata d'aria per i rossoneri e un immediato salto di qualità, anzi balzo. La prestazione di ieri sera contro il Tottenham dimostra che Mike Maignan è molto più di un portiere per questo Milan: è tante cose insieme e le sue ali d'aquila fanno volare il Diavolo.

Tranquillità

Come riporta oggi la Gazzetta dello Sport, in assoluto l'elemento che sembra essere tornato di prepotenza con il rientro in campo di Mike Maignan è la calma, la serenità che Magic Mike infonde a tutti quanti: compagni di reparto, squadra, Pioli, tifosi. In un'area di rigore in cui spesso il Tottenham cercava di portare le sue torri, Mike ha risposto con una gara di una personalità pazzesca. Tre tiri in porta sono arrivati e il francese si è dimostrato sempre super concentrato: un tiro di Kane sporcato da Thiaw, una botta di Hojbjerg e poi il favoloso miracolo su Harry Kane dopo il 90esimo su cui si è buttato come su una preda. Ma non sono state solo le uscite o i guizzi tra i pali dell'aquila rossonera ad atterrire Conte e i suoi uomini: Mike ha anche giocato da uomo di movimento aggiunto. Gestione della palla da quarto difensore aggiunto, lanci panoramici che finivano perfettamente sulla testa o sui piedi di uno dei suoi compagni. Un valore aggiunto a 360 gradi, molto più di un semplice portiere, come si diceva all'inizio di questo pezzo.

Il presidio dell'Aquila

E poi la sua leadership che forse è il riassunto totale di tutte le qualità di Mike Maignan. Il numero 16 dirige la sua difesa come se fosse un direttore d'orchestra e tutti si fidano ciecamente di lui e seguono le sue indicazioni. L'Aquila veglia sui suoi giovani pargoli, perchè la difesa del Milan è giovanissima. Il più "vecchio" è Fikayo Tomori, 25 anni, che ieri ha messo da parte gli svarioni di Firenze e, nella sua città, ha giocato una partita praticamente perfetta che gli è valsa anche il premio di miglior giocatore consegnato dalla Uefa. Poi c'è Pierre Kalulu, alla terza vera stagione tra i professionisti: gioca in Champions League come se la disputasse da dieci anni. E infine l'ultimo arrivato, il 21enne Malick Thiaw che alle sue due prime gare nella massima competizione europea ha letteralmente annullato Harry Kane, uno dei centravanti più forti al mondo, che è stato limitato solo a quel colpo di testa finale nella gara di ieri. La linea verde fa ben sperare per il futuro e con il ritorno di un leader come Maignan, Pioli là dietro può dormire sonno traquilli.