Granit Xhaka, il centrocampista in rotta con l'Arsenal che farebbe comodo al Diavolo

Granit Xhaka, il centrocampista in rotta con l'Arsenal che farebbe comodo al DiavoloMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 11 novembre 2019, 18:30Primo Piano
di Luca Vendrame

Tanto tuonò che poi non piovve. O forse sì. A sentire Unai Emery, allenatore dell’Arsenal, il clima tra il club inglese e Granit Xhaka non è dei più sereni, anzi. “Abbiamo bisogno di un giocatore come Xhaka, ma non so se giocherà ancora con noi” è una frase che non lascia spazio ad interpretazioni, e detta neanche a metà novembre, desta stupore e lascia intendere che sia probabile vederlo lontano da Londra già nella prossima sessione di mercato.

L'IDENTIKIT – Granit Xhaka, nato a Basilea il 27 settembre 1992 e di origini albanesi, è un centrocampista che abbina quantità e qualità, che trova la propria collocazione ideale davanti la difesa. Esordisce a 18 anni con il Basilea, prima di approdare, a 20 anni, al Borussia Moenchengladbach: è in Germania che il suo talento esplode: 140 partite e 9 gol in tutte le competizioni sono un bottino che non riesce a quantificare il reale peso specifico del giocatore di Basilea, ma che ha portato i Gunners a spendere 40 milioni di euro per portarlo all’Emirates Stadium 4 anni più tardi. Contestato per essere un giocatore molto ruvido e duro, ma apprezzato per il suo temperamento, il 27 settembre di quest’anno viene votato quale capitano della squadra da parte degli altri giocatori. Un momento, fugace ed improvviso: infatti, esattamente un mese più tardi viene sostituito contro il Crystal Palace e reagisce male: fischiato dai tifosi, lancia la maglietta per terra e inizia ad insultarli pesantemente. Di lì la conseguente mancata convocazione per la sfida successiva contro il Wolverhampton di Patrick Cutrone, poi, il 5 novembre, la revoca della fascia di capitano, finita sul braccio dell’ex rossonero Pierre-Emerick Aubameyang.

DISPOSIZIONE ED IMPORTANZA– Dal punto di vista tecnico tattico, l’innesto dello svizzero albanese nella rosa del Milan darebbe un surplus sia di qualità che di quantità alla squadra, sia nella fase di possesso che in quella di non possesso. Dotato anche di una notevole esperienza internazionale (46 presenze tra Champions ed Europa League ed 80 gettoni con la nazionale svizzera, nella quale condivide la stanza con Ricardo Rodriguez sin dai tempi dell’U-17), aggiungerebbe al centrocampo rossonero anche quell’esperienza di cui si è detto che manchi sia a fine mercato (Boban) che nel corso della stagione (Giampaolo e Maldini). Esperienza che non cozza con la carta d’identità del ragazzo: se quella di Lucas Biglia resta impareggiabile, i 33 anni del regista argentino (34 a gennaio) sembrano aver iniziato a farsi sentire. Xhaka non è un giocatore molto veloce, né agile: è l’intelligenza calcistica a portarlo ad essere nella posizione giusta, al momento giusto e a prendere scelte importanti in fase di impostazione ed interdizione anche con una celerità importante. Il suo inserimento nella rosa potrebbe togliere un po’ di spazio a Bennacer, stando al modulo attuale, il 4-3-3, ma se il Diavolo vuole provare davvero a recuperare la stagione ha bisogno di innesti che alzino il tasso tecnico della squadra e ha bisogno di farlo con saggezza. Un colpo come quello di Granit Xhaka potrebbe fare al caso dei rossoneri, che sistemerebbero il problema a centrocampo con un giocatore di qualità ed esperienza e per niente in là con gli anni. Troppo presto per parlare di cifre, ma il fatto che il Milan lo stesse seguendo già nella scorsa estate e che ora il giocatore sia in rotta di collisione con il club londinese, fa scattare più di qualche campanellino d’allarme per quello che potrebbe essere davvero un gran bel colpo nel centrocampo del Milan.