Il Milan prova a convincere Ibra. La Champions è impossibile, Zlatan potrebbe comunque avere più di un significato

Il Milan prova a convincere Ibra. La Champions è impossibile, Zlatan potrebbe comunque avere più di un significato
mercoledì 25 dicembre 2019, 11:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Milan-Ibrahimovic, non è ancora finita. La dirigenza rossonera, dopo il brutto tonfo di Bergamo, ha rimodulato l'offerta per il campione svedese, avvicinandosi alle sue richieste iniziali: la palla è passata, di nuovo, al colosso di Malmo, per un'attesa che tuttavia non potrà essere illimitata. Il club rossonero ha bisogno in fretta di sapere le intenzioni di Zlatan: da un lato è necessario che il giocatore torni ad allenarsi il prima possibile (non gioca da ottobre); dall'altro, in caso di risposta negativa, Maldini, Boban e Massara dovranno tuffarsi rapidamente in un'alternativa credibile.

CHAMPIONS NO, EUROPA LEAGUE SI' - Il fatto che la dirigenza abbia rilanciato dimostra che il Milan vuole fortissimamente Ibrahimovic, nonostante una classifica deficitaria che difficilmente potrà essere totalmente risollevata. Neanche Cristiano Ronaldo riuscirebbe a colmare il gap di -14 dalla zona Champions League, viste e considerate le incommensurabili problematiche della rosa milanista. Lo svedese potrebbe invece aiutare a riconquistare l'Europa League, attualmente distante 8 lunghezze: un obiettivo certamente non semplice ma sicuramente meno utopistico rispetto alla rincorsa al quarto posto.

IL PRINCIPALE SIGNIFICATO - Spendere tanti soldi per Ibrahimovic, tuttavia, non può essere giustificato col solo raggiungimento della ex Coppa Uefa. La sensazione è che in casa rossonera pensino che il classe '81 possa rivitalizzare molti calciatori rossoneri, rivalutandoli ed aumentandone la personalità. Ad oggi la rosa milanista è sotto ad un treno, riuscire a recuperare qualche giocatore sarebbe fondamentale in vista del mercato estivo e della prossima stagione. L'eventuale ritorno di Zlatan non dovrà però "occultare" le falle della rosa. Il Milan attualmente manca di un mediano di spessore e di più attaccanti esterni che possano coadiuvare il centravanti: Calhanoglu è un centrocampista e Suso, ormai, non sembra più in grado di essere decisivo. In estate questa lacuna è stata ignorata: a gennaio, a prescindere da Ibra, si dovrà iniziare a colmarla per poi chiuderla completamente in estate.