Kjaer l'insostituibile, mai così forte in carriera: i numeri lo dimostrano

Kjaer l'insostituibile, mai così forte in carriera: i numeri lo dimostrano
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 11 novembre 2020, 14:30Primo Piano
di Thomas Rolfi

Quando è arrivato a Milanello nello scorso mercato di gennaio in pochi si sarebbero immaginati che Simon Kjaer sarebbe diventato uno dei giocatori imprescindibili del Milan, essendo reduce da avventure non propriamente esaltanti con Siviglia prima e Atalanta poi. Il danese, tuttavia, ha saputo convincere gli scettici e imporsi in breve tempo, approfittando anche dei problemi di natura fisica di Musacchio, che gli hanno consentito di essere schierato titolare dal giorno uno. Con il difensore centrale a guidare la difesa, nei mesi iniziali era cresciuto anche Romagnoli, prima che il capitano rossonero si infortunasse nel post lockdown. L'apporto del classe 1989 alla causa del Diavolo è notevole anche per quanto riguarda l'aumento della personalità e dell'esperienza all'interno dello spogliatoio di una delle squadre più giovani d'Europa. Non è un caso che Pioli abbia sottolineato in diverse circostanze quanto, insieme naturalmente ad Ibra, anche Kjaer stia rivestendo un ruolo di primaria importanza dentro e fuori dal rettangolo di gioco.

INSOSTITUIBILE - Il tecnico rossonero non ha mai rinunciato a Simon, facendolo riposare in una sola gara in cui il calciatore era a disposizione: SPAL-Milan della scorsa stagione. Con l'inizio della nuova annata, invece, Kjaer è diventato l'unico giocatore nella rosa rossonera sempre presente, Europa compresa, venendo sostituito solamente al 72° della prima giornata di campionato contro il Bologna: 13 presenze su 13 partite, compresa la storica partita con il Rio Ave, con il nativo di Horsens che ha dimostrato di essere glaciale dal dischetto nei due rigori segnati nell'incredibile lotteria finale.

NUMERI DA TOP - Oltre a fornire prestazioni di primissimo livello, tranne in rarissime occasioni, anche le statistiche sono dalla parte di Kjaer. Sono 32 le presenze del centrale nel Milan, con ben 24 vittorie, 6 pareggi e solamente 2 sconfitte in tutte le competizioni - di cui una nella recente débacle contro il Lille - in cui Simon è stato comunque tra i meno peggio nella squadra di Pioli. Senza di lui, lo score riporta 3 gare, senza alcuna vittoria: due pareggi contro Verona e Fiorentina e sconfitta contro il Genoa.  Il danese sta indubbiamente attraversando il miglior momento della propria carriera e la spiegazione a ciò è arrivata dallo stesso giocatore, che ha spiegato quanto abbia bisogno della routine della partita e della continuità per poter rendere al massimo. Detto fatto, Pioli lo sta accontentando, anche per mancanza di alternative tra infortuni e positività al Covid. La ciliegina sulla torta? Kjaer deve ancora timbrare il cartellino in rossonero, ma in questo campionato ha già colpito due legni in 7 partite. Arriverà anche quella gioia.