La voglia di Hauge e l'esempio di Saelemaekers: la fretta non vince mai

La voglia di Hauge e l'esempio di Saelemaekers: la fretta non vince maiMilanNews.it
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venerdì 13 novembre 2020, 19:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Riavvolgiamo il nastro alla scorsa primavera quando, a seguito del minutaggio scarno tra febbraio e marzo, non erano pochi quelli che ipotizzavano una mancata conferma di Alexis Saelemaekers. Ipotesi piuttosto inconsistenti, tenendo conto che il Milan aveva già investito 3.5 milioni per il giovane belga, il quale, com'è ovvio, doveva ancora completare il suo percorso di ambientamento. Non a caso la dirigenza ha deciso di riscattarlo nonostante fosse ancora in voga il nome di Ralf Rangnick. L'ex Anderlecht è cresciuto sensibilmente nel corso dei mesi, tant'è che ora è diventato uno dei titolari e il suo valore è levitato rispetto a quanto pagato dal Diavolo.

IL CONTRIBUTO DAL MERCATO - Dei nuovi approdi in casa rossonera, quello che ha giocato di più è stato Brahim Diaz, che è anche il giocatore che si è ambientato più velocemente al nuovo ambiente. Meno convincente è stato Sandro Tonali, ma due mesi sono una tempistica troppo breve per effettuare una valutazione definitiva: ricordiamo le tante critiche rivolte a Bennacer lo scorso anno, critiche poi dissolte come neve al sole quando l'algerino ha migliorato il suo rendimento. Se Dalot ha giocato tre gare da titolare in Europa League, chi ancora si è visto pochissimo è Jens Petter Hauge, in gol contro il Celtic nel finale e poi appiedato da una positività al Covid superata nel giro di una settimana scarsa.

IL PIANO ROSSONERO - E' innegabile voler vedere all'opera il norvegese, il quale, tuttavia, potrebbe andare a vivere un inserimento simile a quello di Saelemaekers, fino a che non arriveranno più titolarità consecutive. Impensabile che l'ex Bodo potesse diventare immediatamente protagonista, anche per via della grande concorrenza in quella zona di campo. Eppure, come dimostrato al Celtic Park, il classe '99 ha tutte le carte in regola per diventare un fattore in casa milanista. Ci vorrà ancora un po' di pazienza, anche da parte di un ambiente che da un lato vuole abbracciare le novità, ma dall'altro è lestissimo a criticarle appena si verificano passaggi a vuoto. Quei 44 minuti fin qui accumulati cresceranno sensibilmente, bisogna solo non avere fretta. Saelemaekers insegni.