Le precise linee guida di Gattuso per un mercato indipendente dall'Europa: ci sono due lacune da colmare

Sono giorni caldi, caldissimi, sul tema societario rossonero, tra l'attesa della sentenza UEFA e i possibili nuovi ingressi in termini minoritari, con una partecipazione in Europa in bilico ed un futuro ancora da scrivere. A prescindere da cosa accadrà a Nyon, il Milan sembra comunque intenzionato a proseguire su una precisa strada tecnica, dettata e ribadita da Rino Gattuso. Senza Europa League il budget potrebbe abbassarsi, ma gli obiettivi resterebbero gli stessi. E il tecnico rossonero è stato chiaro: si punta ad un centrocampista importante, un'alternativa a Suso e (se possibile) un rinforzo in attacco.

CENTRAVANTI - Non è ancora chiaro quanto sarà l'ammontare a disposizione del Milan per la nuova punta, innesto che, a giudicare dai problemi realizzativi della scorsa annata, dovrebbe essere prioritario. Molto dipenderà dal destino di André Silva, Kalinic e Bacca e da quanto il club rossonero riuscirà ad incassare da queste potenziali partenze. L'unica certezza è che il Diavolo non svenderà nessuno dei sopracitati, intenzionato a massimizzare ogni possibile cessione. Da valutare soprattutto la situazione del portoghese che potrebbe anche godere di una nuova occasione in rossonero. Chi saranno i "colleghi" di Cutrone nella prossima stagione? Difficile che il Milan si ripresenti con lo stesso attacco dello scorso anno, ma il reparto potrebbe cambiare meno di come ci si aspettava qualche settimana fa.

I TASSELLI MANCANTI - Rino Gattuso ha posto l'evidenziatore soprattutto su due elementi: il centrocampista e l'esterno destro. La scorsa stagione il Milan ha giocato costantemente con il trio Kessie-Biglia-Bonaventura, con l'argentino che è stato sostituito da Montolivo o Locatelli quando infortunato. Il Diavolo non può sperare in un'altra stagione da oltre 4600' di Kessie, per questo motivo andrà acquistato un giocatore di livello che possa ruotare sia con l'ivoriano che con Bonaventura (il cui rinnovo è in vista). L'altra falla, enorme, è situata sull'esterno offensivo di destra, dove Suso non ha mai avuto un reale ricambio. Gli esterni offensivi vanno dosati continuamente per evitare cali di forma e sovraccarichi, cosa accaduta in entrambe le ultime annate. Se Suso restasse basterebbe acquistare un altro esterno che possa rimpiazzarlo (e magari poter giocare anche a sinistra), se invece lo spagnolo partisse le cose cambierebbero: servirebbero due esterni o, in alternativa, si potrebbe cambiare modulo e sfruttare Calhanoglu in una posizione più centralizzata.