Leao non lavora ancora in gruppo: si lavora per averlo col Bologna. Ma il progetto è più in grande

Quando Massimiliano Allegri ha mosso i primi passi da allenatore del Milan, tra le priorità ha inserito la chiamata a Rafael Leao. Giugno, estate, vacanze: il portoghese ha, comunque, risposto. Anzi: ha risposto positivamente. Il tecnico livornese gli ha voluto ribadire quanto fosse importante per lui, quanto fosse centrale nel progetto rossonero, quanto necessitasse della sua permanenza. E così, il 10 è rimasto. E con Allegri si sta completando tanto da giocare da 9.
I primi minuti da 9
Allegri ha infatti cominciato a lavorare con il portoghese con un obiettivo: trasformarlo da esterno di spinta a centravanti d'area, cosa che sembrerebbe essere nelle corde del numero 10 del Milan dopo quanto fatto vedere nei 17 minuti in campo contro il Bari e, soprattutto, in tutte le amichevoli estive con diverse prestazioni positive nel duo d'attacco con Pulisic. Tante soluzioni ma soprattutto una rete di testa da vero centravanti. Non solo. Leao è stato diverso, nella posizione in campo, nell'interpretazione del ruolo, nell'atteggiamento. In tutto. E questo non può che fare contento Max Allegri, che vede in lui una risorsa necessaria per riportare il Milan dove merita.
Rientro
Nelle prime due giornate il Milan ne ha dovuto fare a meno per il problema al polpaccio, ma, dal match contro il Bologna, Leao tornerà disponibile almeno a gara in corso. E i rossoneri, con lui in campo, sanno di essere altra cosa. Neanche oggi si è allenato in gruppo, anche perché il suo recupero viene gestito con il massimo della cura e della prudenza.
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