Consiglio Comunale su San Siro: i giochi sembrano fatti. Si vota ora per i 239 emendamenti

MilanNews.it segue in diretta da Palazzo Marino il Consiglio Comunale decisivo per la questione della cessione dello stadio di San Siro e dell'area circostante a Milan e Inter; al termine delle discussioni odierne, si dovrebbe procedere con la votazione finale: sarà sì o no.
Segui minuto per minuto ciò che succede in aula con il nostro live testuale: si discute ora uno ad uno dei 239 emendamenti alla delibera, con la convizione di tutti che si possa fare tarda notte prima di avere il responso definitivo sulla vendita di San Siro.
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20:01 | EMENDAMENTO 1
Giungi propone l'annullamento del rimborso di 20 milioni di euro nel caso in cui, per colpe non imputabili alla società, i lavori non dovessero proseguire.
19:34 | EMENDAMENTO 145
Si discute dell'emendamento 145. Negato un sub-emendamento, approvato l'emendamento: riguarda la creazione di una white list per seguire con più attenzione e cura i rischi del progetto stadio.
19:07 | SI COMINCIA CON L'EMENDAMENTO 54. VOTO: NO
Il consigliere Truppo di FdI propone la ristrutturazione dell'attuale impianto, ma la Giunta dà parere negativo alla proposta. La votazione ha 25 contrari e 15 favorevoli: emendamento respinto, il primo di 239.
18:28 | TERMINATI GLI INTERVENTI
Terminano gli interventi in aula: ora si procederà con la votazione dei 239 emendamenti, ma prima si voterà per la richiesta di sospensiva, proposta dal consigliere di Fratelli d'Italia Enrico Marcora, il quale ha posto dubbi sulle proprietà di Milan e Inter, chiedendo trasparenza a cominciare dall'elencazione dei due Consigli d'Amministrazione, e demonizzando i fondi proprietari dei due club. Richiesta di sospensiva, però, respinta.
18:13 | LA REPLICA DELLA VICE-SINDACO
Anna Scavuzzo, vice-sindaco di Milano, prende la parola al termine degli interventi dei consiglieri: "Ciò di cui parliamo è il futuro di San Siro e vi stiamo portando grande attenzione. Vogliamo rendere il futuro corrispondente agli obiettivi che ci stiamo ponendo".
18:13 | ATTACCO A MAROTTA E SCARONI
Simonetta D'Amico, consigliera del Partito Democratico, ha annunciato il suo sì alla delibera, terminando il suo intevento con un attacco a Beppe Marotta, presidente dell'Inter, e a Paolo Scaroni, presidente del Milan: "Cari Marotta e Scaroni, anche meno: se siamo arrivati fin qui, è anche per colpa delle squadre. Ci avete detto che la politica è antica. Ma siete voi antichi! Noi non facciamo sconti: il percorso dovrà essere ineccepibile in ogni sua fase".
18:04 | IL PRIMO EMENDAMENTO
Un emendamento riguarda l'obbligo per i club di prevedere nel nuovo stadio tutti i criteri di accessibilità e di tutta una serie di iniziative per evitare che prevalga la cosiddetta cultura dello scarto.
17:18 | LA SENSAZIONE DALL'AULA
I giochi in Consiglio Comunale sembrano ormai fatti: verrà votato il sì alla delibera (con due-tre emendamenti) per la cessione dello stadio di San Siro e dell’area circostante a Milan e Inter. Continuano, comunque, gli interventi in aula.
17:07 | FdI INVITA A RITIRARE LA DELIBERA
Marco Cagnolati, Consigliere di Fratelli d'Italia, invita il Consiglio e la Giunta a ritirare la delibera per avere più tempo per effettuare le varie valutazioni. Anche Pietro Celestino, collega di partito, avanza dubbi sulla delibera e, in generale, sulla cessione dello stadio a Milan e Inter, puntando il dito sulla, secondo lui, scarsa attenzione alla questione delle infiltrazioni mafiose. Silvia Sardone, consigliera della Lega ribadisce che il suo partito e Fratelli d'Italia voteranno no. "Mai avrei pensato che la delibera passasse grazie ai consiglieri della mia parte politica".
17:00 | I NUMERI PER IL SI
Con l'annuncio dell'astensione da parte di quattro consiglieri di Forza Italia, ci sarebbero ora i numeri affinché la delibera possa passare con il sì al termine della votazione.
16:50 | COMUNICATO DI FORZA ITALIA: SI ASTERRANNO
Arriva una comunicazione di Alessandro Sorte, coordinatore di Forza Italia in Lombardia: “La delibera San Siro riguarda non solo uno stadio, ma un pezzo di storia e il futuro della città di Milano. È vero: è scritta male, presenta molte criticità e numerose lacune. E non possiamo condividerne il merito. Ma qui stiamo parlando della vendita di San Siro e della riqualificazione di una zona importante della città, e della possibilità di consentire a Milan e Inter di avere finalmente uno stadio di proprietà, come accade in tutte le grandi città europee. Il nostro partito non ha mai ragionato per partito preso: il presidente Berlusconi ci ha insegnato a entrare nel merito delle questioni, a guardare sempre agli interessi della comunità. Noi vogliamo favorire lo sviluppo della città, il lavoro, la rigenerazione urbana. Parliamo infatti di un investimento da 1 miliardo e 200 milioni di euro. Significa occupazione, sviluppo economico, un rilancio per la città. Milano ha ambizioni internazionali e deve avere le infrastrutture adeguate per sostenerle. Per questo, oggi rivendichiamo con chiarezza la nostra scelta: Forza Italia salva Milano. Noi non voteremo sì, perché questa delibera rimane piena di limiti. Ma non voteremo nemmeno contro, perché significherebbe condannare Milano e i milanesi”.
16:46 | ALICE ARIENTA (PD) ANNUNCIA IL SUO SI
Il secondo intervento della seduta odierna è di Alice Arienta, consigliera del Partito Democratico: ha rivelato il suo sì alla delibera e ha invitato i colleghi a far lo stesso elencando tutta una serie di motivazioni, soprattutto legate allo sviluppo del quartiere di San Siro.
16:43 | UNA DELLE INDECISE ANNUNCIA IL VOTO
C'è un indeciso in meno nella maggioranza di centrosinistra al Comune di Milano sulla vendita di San Siro. La consigliera del Pd, Monica Romano, ha sciolto la riserva e ha annunciato il suo voto favorevole alla delibera. Al momento - riporta l'Ansa - sono 7 i consiglieri di maggioranza che voteranno no alla delibera, un ottavo consigliere rimane indeciso ed è il capogruppo della Lista Beppe Sala sindaco, Marco Fumagalli.
16:40 | INIZIANO GLI INTERVENTI
La consigliera Deborah Giovanardi di Forza Italia, nel suo intervento, lascia intendere che la destra potrebbe votare astenersi, sottolineando che l'opposizione proporrà un voto "di responsabilità" a prescindere dalle differenti ideologie politiche con i partiti di maggioranza: "La posizione che assumeremo è nell'interesse di Milano, i cittadini vengono al primo posto. Il nostro voto sarà di grande responsabilità ma non potremo fare sconti alla responsabilità politica della sinistra".
16:35 | SI INIZIA: C'È IL NUMERO LEGALE
Sono presenti 42 consiglieri su 49: c'è, dunque, il numero legale per iniziare il Consiglio Comunale.
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INFO UTILI
La struttura del Consiglio Comunale
La maggioranza di centrosinitra ha, oltre al primo cittadino Beppe Sala, 31 consiglieri (così suddivisi: 18 del PD, 5 della Lista Sala, 3 di Europa Verde, 5 dei Riformisti e uno del Gruppo Misto), mentre l'opposizione di centrodestra è composta da 17 consiglieri (4 di Forza Italia, 6 di Fratelli d'Italia, 5 delle Lega, uno della lista Bernardo e uno di Noi Moderati).
Come funziona il voto
Affinché una delibera venga approvata, i voti favorevoli superare quelli contrari. Se in aula ci saranno tutti i consiglieri e il sindaco, per il via libera serviranno dunque 25 voti favorevoli. Se i consiglieri saranno meno, invece, anche il numero di voti necessari per far passare la delibera sarà inferiore, l'importante è che sia la maggioranza dei votanti (con 30 consiglieri, per esempio, ne basterebbero 16 favorevoli per far passare la delibera).

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