MTV, Paletta: "Quest'anno sarei rimasto anche se non fossi stato subito titolare". Crespo: "Gabriel si merita queste prestazioni"

- termina qui la puntata speciale di 'Milan News' con ospite Gabriel Paletta
Un saluto ai tifosi: "Continuate a seguirci. Abbiamo bisogno di voi e venite allo stadio domenica. Speriamo sarà una bella giornata".
Sull'emozione nel gol contro il Sassuolo: "Ero contentissimo, perchè poi dopo il 3-1 del Sassuolo vedevo che la squadra stava bene ed è stato importante reagire. Hanno tentato di soffocarmi nell'esultanza. Poi quella settimana ero diventato papà, è stata una settimana bellissima".
Sul soprannome Palettone: "Mi chiamano così anche i miei compagni ormai".
Su come si sta preparando la squadra in vista del Crotone: "Ci stiamo allenando bene, dobbiamo abituarci a mangiare presto visto che giochiamo a ora di pranzo domenica. Pensiamo di partita in partita, un episodio può far cambiare il risultato della partita, esattamente come l'esempio che dicevamo prima del derby".
Sull'espulsione a Genova: "Mi hanno detto che dal vivo sembrava più duro il fallo. Il problema è stato non prendere il pallone, se no ci poteva stare il giallo".
Sul rapporto con gli arbitri avendo il fratello arbitro: "Sì capisco che ha attorno 22 giocatori che gli rompono le scatole. Il vantaggio è che mio fratello mi dice subito i cambi di regolamento".
Se ha ripensato al gol preso nel derby alla fine: "Quella notte ho pensato tanto. Dovevamo stare più attenti. Murillo e un altro sono saltati da soli, però lì nella confusione c'era anche Handanovic in area. La prossima volta dobbiamo essere concentrati anche fino al 95'. Ci son scappati due punti che volevano dire tanto, non solo per l'importanza della partita ma anche per la classifica".
Da dove arrivano i suoi nonni italiani: "Da Crotone".
Se si sente stimolato dalla concorrenza: "Quello che subentra può fare bene e questa è la cosa importante. Noi dobbiamo dimostrato in allenamento e in ogni partita che vogliamo giocare. Poi le scelte le fa il mister. In tutta questa cosa la cosa più importante è il gruppo e avere tutti i giocatori contenti".
Sui rapporti con gli altri attaccanti sudamericani: "Ci salutiamo, poi io non ho amici dentro al campo (sorride, ndr)".
Sull'aver annullato Higuain: "Non solo io, tutta la squadra".
Se parla con Jack Bonaventura dell'Atalanta: "Sì ne parlo, quando ho avuto qualche giorno libero sono andato anche a trovare i miei ex compagni al campo".
Sulla difficoltà della partita con l'Atalanta: "Difficile sono tutte le partite, poi dipende anche dagli episodi. Hanno cambiato allenatore e modo di giocare. Hanno tanti giovani e sicuramente sono una squadra che può crescere. Quando abbiamo vinto a Roma l'anno scorso ci hanno aspettato per festeggiare".
Sull'importanza nel far partire l'azione da dietro: "Il primo compito è difendere ma poi se possiamo dare una mano in fase di possesso lo facciamo".
- finisce la telefonata con Crespo e continuano le domande a Paletta.
Crespo risponde: "Ha una grande voglia di imparare e di lavorare. Vedere dove è arrivato è bellissimo ed è frutto dello sforzo suo e della sua famiglia".
Paletta su che consigli gli ha dato Crespo: "A parlare italiano. Mi ricordo il primo ritiro gli avevo detto di non mettermi in camera con lui perchè voleva subito che iniziassi a parlare. Mi diceva vieni ogni sera in camera mia che ti insegno l'italiano. Abbiamo fatto due-tre fogli in cui abbiamo scritto le cose più importanti. Ce li ho ancora quei fogli. Adesso quando sono arrivati Vangioni e Gustavo Gomez gli ho fatto una copia dei fogli (ride, ndr)".
Crespo risponde a una domanda sul mancato ritorno al Milan: "E' chiaro. Io sono nato e cresciuto con il Milan degli olandesi. Aver avuto la possibiltà di vestire quella maglia è stato un grande onore, avrei voluto vestirla di più. Sono orgoglioso della carriera che ho fatto. L'unico consiglio che posso dare a Gabriel è di tenersi stretta quella maglia".
Paletta risponde: "Sta dicendo così perchè è mio amico (sorride, ndr). Lo ringrazio perchè quando sono arrivato mi ha dato una grossa mano perchè eravamo gli unici sudamericani. Non parlava nessuno spagnolo e mi ha insegnato tante cose".
Telefonata di Hernan Crespo in collegamento con lo studio: "Lui lo sa cosa penso di lui. Son contento, perchè arrivare al Milan è da pochi, essere il difensore titolare del Milan non è semplice e lui si sta comportando alla grande".
Sui rapporti con i brasiliani: "Ho un buon rapporto con tutti io, difficile che litighi con qualcuno. Anche con i brasiliani che sono qua al Milan ho un bel rapporto".
Su Alessandro Lucarelli quando era al Parma: "Giocavo in coppia con lui. Lui mi diceva sempre 'ti ho fatto diventare io un calciatore'. Ci ho messo un po' di mesi ad abituarmi al calcio italiano perchè è diverso da quello argentino".
Sull'esperienza al Liverpool: "Ero in tribuna ad Atene. Poi ad agosto son andato in Argentina al Boca Junors e a dicembre ho perso un'altra volta contro il Milan nella finale di Coppa del Mondo per Club".
Su come si trova con Montella e sul gioco: "Mi sto trovando benissimo. Abbiamo un'idea di gioco in cui ognuno sa cosa deve fare. Per adesso stiamo andando bene e speriamo di continuare. Il mister vuole sempre far ripartire l'azione dai due centrali".
Sulla voglia che c'era di prendersi un posto da titolare in questa stagione: "E' stata una mia scelta perchè non avevo spazio. L'anno scorso l'allenatore aveva fatto le sue scelte e io ho deciso di andare a giocare. Quando sono tornato avevo già deciso che sarei rimasto giocandomi le mie chance, anche se non avessi fatto il titolare da subito. Ho avuto la fortuna di giocare tutte le amichevoli estive e mi hanno fiducia e ritmo-partita".
Sugli uomini-spogliatoio del Milan: "Il gruppo secondo me è importantissimo. Si vede anche quando il mister fa i cambi, quelli che entrano ci danno una mano. La cosa più importante è avere tutti contenti, anche quelli che non giocano. Ognuno sa quello che deve fare e quando sostituisce qualcuno che manca non si sente l'assenza".
Su Romagnoli: "Ha sicuramente tanti margini di miglioramento, come tanti dei nostri giovani. E' bravo, si allena bene e sa ascoltare i consigli che gli diamo. Siamo un bel gruppo".
Sull'idolo da bambino: "Non avevo un giocatore di preciso. Guardavo tutti e provavo a ripetere le loro migliori cose che avevano".
Sulle differenze tra il derby di Milano e quello di Buenos Aires: "Ci sono differenze, lo stadio del Boca è chiuso e si sentono un po' di più i tifosi. Sono sicuramente due partite bellissime da giocare".
Sul derby: "Sono partite che tutti vogliono giocare da bambini. Abbiamo motivazione e orgoglio nel difendere i colori rossoneri quando abbiamo lo stadio pieno"
Sull'importanza di avere i tifosi allo stadio: "E' sempre importante per noi. Sicuramente loro hanno un po' più entusiasmo nel venire per come stiamo giocando. La loro carica è importante per vincere, non sarà facile".
Sulla tragedia della Chapecoense: "Quello che è successo colpisce molto tutti noi del mondo del calcio. Sono cose che purtroppo possono accadere. Non so bene di preciso cosa abbia causato questo incidente".
Amici di MilanNews.it, tra poco Gabriel Paletta sarà ospite a 'Milan News', programma in onda su Milan TV. Restate con noi per non perdere neanche una dichiarazione del difensore rossonero.
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