Lucas Biglia, il regista ‘montelliano’. L'esaltazione dell'ordine calcistico

Lucas Biglia, il regista ‘montelliano’. L'esaltazione dell'ordine calcistico MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 8 luglio 2017, 18:00Primo Piano
di Daniele Castagna

Per conoscere Lucas Biglia non basta guardarlo accarezzare la sfera sui campi di A. Bisogna tornare indietro, a ritroso fino a Mercedes, città natale del Principito. Una ciudad di modeste dimensioni, caratterizzata però da un inatteso dinamismo, una mole di persone in movimento tale da far sembrare che, nascosto dietro a qualche angolo, possa esserci un porto anche senza il mare. Grazie alle 3 linee ferroviarie che convergono, Mercedes è un polo fondamentale per tutti gli spostamenti dell’est Argentina, coinvolgendo milioni di persone ogni anno. Lucas, cresciuto nel minuscolo Estudiantes Mercedes, ha imparato che cambiare è fisiologico e viaggiare è necessario per poter crescere, fin dall’età di 12 anni, vivendo così una carriera da autentico giramondo. Ora una nuova fermata: Milano, sponda rossonera dei Navigli. 

ORDINE CALCISTICO - Dopo settimane di lavoro ai fianchi e cottura a fuoco lento, la trattativa Lucas Biglia sembra essere matura, pronta a decollare e concludersi nel giro di poche ore. Vincenzo Montella ha scelto l’albiceleste come regista della sua nuova pellicola: “Obbligati alla Champions”, film che vedrà come protagonisti nuovi volti (già 7 acquisti ufficiali) e vecchie colonne dello spogliatoio. Le chiavi del Diavolo, nell’intenzione dell’Aeroplanino, verrebbero interamente consegnate al playmaker dell’Argentina, terza nazionale del Ranking FIFA. Un metronomo, di come ne sopravvivono ancora pochi nell’esasperato calcio moderno. Una sorte di vigile urbano prestato al fútbol, capace di guidare il traffico, mettere ordine nelle ore di punta davanti alla difesa ed indirizzare verso la corretta strada del gol i compagni. In un’ipotetica formazione rossonera, l’elettricità verticale di Çalhanoglu verrebbe volutamente contrapposta e compensata dalla saggezza orizzontale del figlio del ferrocarril, le rotaie di Mercedes. Due piedi eleganti, dall’estrema pulizia di esecuzione e di calcio. Dal pensiero veloce, sempre un passo avanti rispetto al pressing avversario. 

REGIA E VISIONE - I numeri, in questo senso, non mentono. Utilizzando a campione i dati statistici rilevati nel corso dell’ultimo torneo di Serie A, Biglia ha concluso la propria stagione con un oltraggioso 87.3% di passaggi riusciti, quasi un affronto agli errori. Un faro, capace di far ruotare la squadra attorno a sé con un 1.61 tocchi di palla al minuto, per un totale di 55.6 palloni in media smistati a partita. L’attitudine alla ricerca della giocata efficace lo porta a lanciare lungo raramente, solo 4.9 tentativi a partita, ma con un’estrema affidabilità: la precisa media matematica, dati alla mano, sottolinea come il classe ’86 regali 2 passaggi chiave a partita, imbeccate che liberano compagni al tiro pulito in porta o che creano occasioni pericolose. Montolivo, per fare un paragone casalingo, ne crea precisamente la metà, 1.2. Impostazione e non solo, Biglia all’occorrenza sa vestire anche i panni della diga centrale, un’autentica lavatrice calcistica capace di vincere i duelli, rubare la sfera e cambiare rapidamente il fronte. Carisma, carattere, esperienza internazionale e regia illuminata: Lucas Biglia, la personificazione del centrocampista ‘montelliano’.