Mandzukic, una richiesta nel giorno del suo compleanno: un ultimo regalo con l'Atalanta prima dell'addio

Tra le azioni più facili nella routine di ognuno di noi, senza dubbio, figurano i cosiddetti ‘giudizi a posteriori’. Il contraltare di questa semplicità è dato dalle previsioni che fanno parte dell’arido terreno delle scelte. Il mondo del calcio, chiaramente, non è svincolato da queste due prospettive e se è tanto facile giudicare un acquisto sbagliato, è molto difficile compiere un acquisto giusto. Arrivati a questo punto della stagione e valutando sull’ordine di questi 5 mesi, l’acquisto di Mandzukic da parte del Milan non ha prodotto gli esiti sperati. Il croato, dotato di un curriculum professionale di tutto rispetto, non ha portato la sua esperienza e il suo killer instinct all’attacco del Milan e chiaramente i rossoneri ne hanno inevitabilmente risentito. Al di là dei naturali giudizi sul calciatore, c’è ancora un’ultima gara da giocare, un impegno in cui anche il contributo di Mandzukic potrebbe essere importante.
RENDIMENTO SOTTO LE ASPETTATIVE - Come premesso il giudizio a posteriori è semplice, quasi scontato rispetto ad una scelta e alle sue valutazioni. Questo concetto, chiaramente, riguarda anche Mandzukic e il suo acquisto da parte della dirigenza rossonera che, a posteriori, può essere definito come deludente. Se a livello professionale e etico il croato è stato ineccepibile, dal punto di vista fisico e delle prestazioni è stato carente dove la prima causa è chiaramente la diretta conseguenza della seconda. Al di là dell’entusiasmo e delle rassicurazioni avute sul giocatore, l’acquisto di un Mandzukic, fermo da mesi, aveva fatto storcere il naso non solo a qualche cassandra rossonera ma anche a tifosi entusiasti e addetti a lavori preoccupati delle prospettive del croato. E’ facile bollare un acquisto come fallimentare dopo averlo accolto come grandioso ma i numeri e le assenze del giocatore non lasciano spazio a altre interpretazioni. Ora, all’antivigilia dell’ultima gara della stagione, anche il contributo umano e tecnico di Mandzukic potrebbe essere importante per l’obbiettivo comune. Al di là di quello che sarà il futuro del croato e del Milan, infatti, ora il presente dei rossoneri è la cosa più importante
UN ULTIMO REGALO - Quest’oggi Mario Mandzukic compie 35 anni, un’età importante e di maturità per un calciatore che al di là dell’esito dell’avventura rossonera è grato e riconoscente al Milan. In virtù di questa gratitudine e di un medievale ‘do ut des’ quindi sarebbe giusto chiedere al croato un ultimo regalo che potrebbe essere o una grande prestazione con l’Atalanta o addirittura un gol alla Dea, una squadra che ha già colpito in passato. Dopo mesi di pazienza e supporto incondizionato, quindi, Mandzukic potrebbe sdebitarsi con una delle cose che ha sempre dimostrato di saper far meglio: segnare una rete. Un ultimo gesto di saluto, quindi, prima di un addio che nessuno si augurava fosse così prematuro.

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