Milan, per Brahim uno strappo alla sostenibilità: ecco perché va trattenuto

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domenica 16 aprile 2023, 14:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

Man of the match del quarto di finale di andata, Brahim Diaz si è confermato giocatore da grandi partite. Non può essere un caso che sulla fascia destra sia stato protagonista di vittorie esaltanti, con giocate decisive ed incisive, tecnicamente di livello superiore. Nella partita di San Siro lo spagnolo d’origine marocchina è salito in cattedra sul centrocampo di Luciano Spalletti e ha lanciato un messaggio importante alla dirigenza rossonera: questo è un giocatore da provare a tenere.

TRE INDIZI FANNO UNA PROVA

Il Real Madrid lo monitora con interesse e vorrebbe riportarselo a casa l’anno prossimo, mentre al Milan piacerebbe trattenerlo, ovviamente alle proprie condizioni. Quando si opera all’interno dello schema incentrato sulla sostenibilità che caratterizza il progetto tecnico ed economico dei rossoneri, non ci si può permettere di ragionare “ad ogni costo”. Ma Brahim Diaz probabilmente si merita qualche sforzo in più rispetto a quanto si riteneva giusto fino a un mese fa. Perché alla splendida partita di San Siro contro la Juventus, giocata sulla fascia destra nelle vesti di pericolo pubblico numero uno, han fatto seguito le due partite di Napoli e Milano, contro gli azzurri. Tra Serie A e Champions League, Brahim a destra ha fatto come si suol dire “quello che ha voluto”, rendendosi pericoloso ed imprevedibile e si è trovato perfettamente a proprio agio. Non meno importante, ha svariato tanto ed è sceso spesso a centrocampo sia in fase difensiva che in impostazione. Bene le transizioni positive e negative, il coinvolgimento nell’economia di gioco e la personalità che viene fuori con la disinvoltura di chi gioca in una posizione a sé amica: il Brahim sull’out destro visto quest’anno è un giocatore di spessore, che merita la titolarità e un futuro.

VALE LA PENA TENERLO

Ancora con grandi margini di crescita (anzitutto nella continuità), lo spagnolo ha sempre alzato il proprio livello di anno in anno, crescendo sempre in qualche aspetto del proprio gioco. Se a ciò aggiungiamo il suo atteggiamento, la sua cattiveria agonistica e la sua grinta, si ha un calciatore che quando raggiungerà il proprio apice prestazionale sarà un giocatore parecchio interessante e ancor più utile alla causa. Trattenerlo sarebbe ideale: conosce già ambiente, squadra, pressioni e aspettative. Certo, spetterà a lui la decisione finale e quando a (ri)chiamarti è il Real Madrid è difficile dire di no, specie in un momento storico nel quale tra le merengues e i rossoneri c’è un gap tecnico ed economico che si vuole colmare, ma che è ancora importante. Tuttavia per un giocatore che nel complesso non gode della titolarità indiscutibile a Milano, andare a Madrid potrebbe risultare un azzardo che ne tarperebbe le ali proprio mentre sta per spiccare il volo: al Milan conviene tenere Brahim Diaz nella stessa misura in cui anche a Brahim Diaz conviene restare ancora al Milan.

di Luca Vendrame