Nel valzer delle punte, Cutrone resta immobile: incedibile e con occhi sul 2023

Nel valzer delle punte, Cutrone resta immobile: incedibile e con occhi sul 2023MilanNews.it
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giovedì 7 giugno 2018, 21:00Primo Piano
di Daniele Castagna

Cutrone foneticamente non fa rima con futuro, ma certamente ci va a braccetto. Formando un sodalizio che fa sorridere tutti: dirigenza, allenatore, tifosi e Patrick stesso. Il Vismara non sta portando titoli giovanili a ripetizione, come succede d'altre parti d'Italia, sta però riuscendo in una delle imprese più complicate del calcio professionistico attuale: formare talenti home-made, buoni in ogni occasione e subito pronti all'uso. Un po' come quelle pizze surgelate migliori amiche dei ventenni fuori sede, sì perché quella che stiamo per raccontare è, probabilmente, la storia giovanile per eccellenza della stagione conclusasi. Cutro è solo l'ultimo Under 21 di una lunga lista che, recentemente, ha formato la spina dorsale del nuovo Diavolo, dal portiere alla punta. Dal suo esordio in Serie A, Patrick ha danzato col destino, in un ballo lungo  382 giorni che l'ha portato da rinforzo del modesto, seppur onorevole, Crotone ad essere l'unico punto di riferimento offensivo del Milan che verrà. Non una roba da niente...

E mentre tutto il resto viene circondato dall'estiva nebbia del mercato, particolare fenomeno atmosferico che aleggia sul futuro degli attaccanti rossoneri, il classe '98 si gode la prima vacanza "da grande" dopo una stagione da 18 gol ed un futuro scritto a lettere cubitali: Milan 2023. Come vi raccontiamo da settimane su MilanNews.it, il prodotto della cantera tra lunedì e martedì siglerà con un attesissimo autografo un rinnovo che lo legherà al Diavolo, con ingaggio da circa un milione più bonus, per i prossimi cinque anni. Per la precisione, fino al 30 giugno 2023. Tecnicamente, tradotto nel gergo del mercato: intoccabile, incedibile. Alzi la mano chi, a poche ore da Crotone-Milan, potesse aspettarsi un simile exploit stagionale? Roba da "mamma mia", urlato in tutte le lingue del mondo. 

Destino simile non può però attendere Nikola Kalinic ed André Silva, più vicini ai cancelli di Milanello piuttosto che alla permanenza. Attorno al punto fermo Cutrone, le pedine dell'attacco rossonero ruotano velocemente, con alte possibilità di non vestire più la casacca del Milan. Il croato ha deluso, a causa di un inizio difficile, una preparazione estiva più volte interrotta ed un feeling mai scoccato con l'universo del Diavolo. Gli estimatori non mancano, soprattutto in Bundesliga e Cina, ma ogni decisione verrà presa a Mondiale concluso, dopo essersi giocato tutte le proprie speranze iridate con la Croazia. Discorso simili ma con toni diversi per André Silva: l'universo rossonero è diviso in due, tra chi ne vede le smisurate potenzialità e chi rapidamente lo vedrebbe bene altrove. Il portoghese ha mercato ed eventuali offerte non tarderanno ad arrivare, ma come per il compagno balcanico, anche il classe '95 ha un Mondiale da giocare (e provare a vincere?) al fianco di Cristiano Ronaldo. Chissà che una campagna di Russia superlativa non possa rilanciare, in chiave Milan o mercato, le quotazioni dei due (appannati) bomber rossoneri. Il tutto mentre Cutrone firma ed osserva il Diavolo che verrà, da una meritata poltroncina privilegiata.