Obiettivo top tre terzini al mondo, il percorso di Theo e il traguardo che si avvicina

Obiettivo top tre terzini al mondo, il percorso di Theo e il traguardo che si avvicinaMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
lunedì 7 marzo 2022, 20:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

"Sulla fascia sinistra abbiamo grandi caratteristiche di forza e qualità, sono più i vantaggi che gli svantaggi”. Pioli, soddisfatto e sorridente per la grande vittoria al Maradona, ieri sera parlava così a DAZN nel post partita della sfida tra Napoli e Milan. Non è un mistero che la catena mancina sia uno dei punti di forza dei rossoneri, soprattutto negli ultimi mesi. Nell'ultimo periodo c'è sicuramente Rafael Leao a rubare l'occhio, ma la recente crescita di Theo Hernandez è da sottolineare con forza.

MA QUALE BAD BOY - Theo, che presto proverà l'enorme gioia del diventare papà, è maturato. Come calciatore e come ragazzo: a Milano ha trovato serenità, gioia, amore e continuità. È al centro del progetto rossonero fin dal primo giorno, sedotto e convinto da Maldini nell'estate del 2019, e ha iniziato ad "annusare" anche la fascia da capitano. Un ragazzo presentato dalla stampa come "bad boy" ma che di bad non ha mai avuto nulla, almeno in rossonero: Theo è sempre stato un grande professionista e ora si sta godendo (così come Pioli, la squadra e i tifosi) tutti i frutti di un lavoro iniziato da un po'. 

MATURAZIONE - Da freccia imprendibile e roboante, ma quasi senza controllo, a terzino moderno, capace di leggere gioco e momenti del match. Fin dal giorno della sua presentazione c'è un motivo ricorrente quando si parla del numero 19: entrare a far parte nel novero dei migliori terzini al mondo. Paolo Maldini in lui ha visto le qualità giuste, Pioli le ha modellate e il giocatore ha lavorato duramente. Ora l'ex Real Madrid è un giocatore maturo, completo e che si avvicina al compimento. Non solo devastante in avanti, i freddi numeri quest'anno parlano di 4 gol e 9 assist, ma anche più sicuro e consapevole in difesa: il Theo pasticcione del match d'andata contro la Fiorentina è un lontano ricordo. Da lì la sua crescita negli aspetti da migliorare è stata costante ed evidente. Ora il francese è quasi un tuttocampista: quando spinge può sia arare la fascia, e in Italia non esistono avversari che riescono a stargli dietro, e sia entrare in mezzo al campo. Con questa mossa spariglia tutte le carte avversarie, mandando gli opponenti in apprensione e confusione. Anche lui ne è consapevole: "Cosa pensa un difensore quando mi vede arrivare in corsa? "Porca puttana, mi devo togliere di qua!", ha detto scherzando ai canali ufficiali del club il giorno del suo rinnovo fino al 2026. Rinnovo meritato e apprezzato da tutto il mondo rossonero: il terzino ha sposato con convinzione il progetto di Pioli, Maldini, Massara e Gazidis, e i tifosi sono esplosi di gioia.

FATTORE - Anche ieri sera, nel big match contro il Napoli al Maradona, ha offerta una prestazione matura e convincente: bravissimo a leggere i vari momenti della partita, ha spinto quando c'era da spingere, ha sofferto quando c'era da soffrire e ha corso quando c'era bisogno di una corsa in più, il tutto sfiorando un gol, bell'intervento di Ospina a negargli questa gioia, e un assist; negli spogliatoi una tiratina d'orecchie a Saelemaekers gliel'avrà fatta. Theo nel girone di ritorno ha vinto 63 duelli su 89, scrive Kickest, 54 su 75 da terra, di cui 11/15 dribbling; anche ieri non è stato da meno, vincendone 8 su 10 contro avversari di grande livello. Il più importante? Probabilmente quello contro Mertens nei minuti di recupero, quando ha fermato in scivolata lo slalom del belga in area rossonera. Quello di Hernandez è un processo di crescita netto e tangibile, che va di pari passo con quello della squadra intera: con prestazioni del genere è giusto e naturale che il Milan sia momentaneamente al primo posto.