Piatek (ancora) abbandonato. Urgono modifiche nei rifornimenti, anche Robocop va aiutato

Piatek (ancora) abbandonato. Urgono modifiche nei rifornimenti, anche Robocop va aiutatoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 21 aprile 2019, 17:00Primo Piano
di Daniele Castagna

Milano non sarà Detroit di un futuro indefinito, ma sia Piatek che Robocop hanno bisogno dello stesso aiuto. Così come il super poliziotto cyborg necessita la presenza dell'agente Anne Lewis, allo stesso modo il bomber rossonero ha estrema urgenza di un maggior supporto dei compagni. Anche a Parma un film già visto: Kris lotta, sgomita da solo in mezzo a due centrali avversari e viene tristemente abbandonato dalla manovra alle sue spalle, senza mai essere in condizione di segnare. Ciò per cui viene pagato. Nel primo tempo un solo pallone verticale dagli scarsi risultati, nella ripresa qualche flebile segnale positivo ma nulla di realmente concreto.

Per chi vive in funzione del gol, ricevere la penuria di 26 palloni in 98 minuti di battaglia è come affrontare una traversata nel deserto con solo una bottiglietta d'acqua a disposizione. Troppo poco, una carestia di trame offensive che va picconata e ribaltata. Non bastasse questo quadro generale, i palloni toccati in area sono ancora meno, si contano sulle dita di una mano, segnale di come qualcosa alle spalle del polacco non stia funzionando. L'ex Genoa (nuovamente) ha corso più di tutti, passando 10258 metri sempre alla ricerca di un corridoio vincente o della posizione migliore per farsi servire. Niente, sforzo vano. Il centrocampo, reparto di manovra, si è schiantato contro il blocco compatto del Parma, perdendo undici palloni in fase di impostazione. Con dei semplici conti alla mano, significa undici azioni potenzialmente offensive tramutate in rientri difensivi per errori di singoli ed imprecisione.

Così il tempo scorre, le lancette avanzano e Piatek riceve sempre meno palloni all'interno del doppio duello personale con Gagliolo e Alves. Tocca a Gattuso, in vista di Lazio e Torino, ridisegnare gli schemi offensivi del proprio Diavolo. Çalhanoglu e Suso più vicini alla punta possono funzionare, ma l'impressione è che l'elettricità di Cutrone e la fantasia di Paquetá alle spalle di Kris possano davvero essere le armi perfette per l'attaccante cyborg. Il 4-3-3, nonostante una maggiore copertura difensiva, affossa gli istinti bombereschi del nativo di Dzierżoniów. Abbandonarlo vorrebbe dire lasciare la strada vecchia per una nuova, ma nella tiratissima corsa Champions un azzardo offensivo potrebbe pagare... Soprattutto se l'attaccante da rifornire è uno da 31 reti in 40 presenze stagionali (fra club e Nazionale). Alla fine anche Robocop ha bisogno di aiuto.