Repubblica - Il Milan riparte da nuove idee e dai big. Manca il muro a centrocampo
La stagione del Milan che sta per cominciare ufficialmente è difficile da leggere, perché si trova sospesa tra il rinnovamento e la conferma delle certezze degli ultimi anni. La parte nuova, inutile dirlo, è rappresentata da Paulo Fonseca che, dopo quattro anni e mezzo con Pioli, porterà idee e indentità diverse. Allo stesso tempo questa aria di novità sarà controbilanciata dai punti fermi, i big rossoneri che rimangono tali: da Leao a Theo, da Maignan a Pulisic... Il tutto condito da un mercato di dettagli ancora incompleto.
Nuovo e vecchi
Come scrive questa mattina La Repubblica, l'inizio dell'avventura di Paulo Fonseca in rossonero non è stata delle migliori ma già dopo un mese di lavoro, dopo alcune amichevoli positive, l'aria intorno al tecnico portoghese sembra essersi alleggerita. Negli Stati Uniti, al di là delle vittorie che ad agosto contano ben poco, si sono viste le idee nuove, diverse da quelle di Pioli: quelle che il Milan cercava in questa fase di rinnovamento e che spera di poter implementare con il passare dei giorni. Quello che balza all'occhio è una squadra che ragiona più per reparti e meno secondo gli uno contro uno che avevano caratterizzato la seconda parte dell'epopea Pioli. Questo potrà essere d'aiuto per migliorare il rendimento difensivo, la scorsa stagione disastroso. Così come potrà aiutare la conferma dei big che a inizio giugno erano dati tutti in bilico: e invece, come promesso da Ibra, Maignan, Theo e Leao rimangono al loro posto e non verranno ceduti. Una basa importantissima per Fonseca.
Cosa manca
Repubblica però, a sei giorni dall'inizio del campionato, commenta anche quello che è stato il calciomercato rossonero fino a qui. Gli acquisti di Pavlovic e Morata sono giudicati positivamente: il primo sempre per la questione della fase difensiva, il secondo perché è uno degli attaccanti migliori ed esperti in Europa e potrà anche svolgere un ruolo da chioccia nei confronti dei giovani in generale, di Francesco Camarda nel caso specifico. Quello che manca davvero in questo momento, però, è una diga a centrocampo: un mediano che possa mettersi davanti alla difesa e aiutare a mantenere l'equilibrio con il resto della squadra. Una qualità che nel Milan manca dagli addii di Kessiè e Tonali.
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