UEFA, come la mettiamo? Il Milan merita rispetto

UEFA, come la mettiamo? Il Milan merita rispettoMilanNews.it
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 2 ottobre 2024, 20:00Primo Piano
di Redazione MilanNews

Il Milan ha vissuto anni d’oro vincendo e convincendo in Europa e nel mondo, ha passato momenti scuri con annate da cancellare e senza coppe europee da giocare. Da quando il Milan è tornato in Europa, ovvero dalla stagione 2017-2018, i rossoneri sono stati spesso penalizzati da decisioni che hanno lasciato dubbi, rabbia e poche spiegazioni dai vertici dell’Uefa.  

EUROPA LEAGUE 2017-2018 

Il 15 marzo 2018, si gioca il ritorno degli ottavi di Europa League in casa dell’Arsenal, che aveva espugnato San Siro per 2 a 0 all’andata. Rossoneri avanti con Calhanoglu, ma nemmeno il tempo di esultare che l’arbitro svedese Eriksson (con la complicità del giudice di porta Ekberg) concesse un rigore agli inglesi per un contatto lievissimo fra Ricardo Rodriguez e Welbeck. Episodio quasi simile nella ripresa a parti inverse per un contatto lieve fra Bellerin e Andrè Silva, ma in questo caso il direttore di gara lasciò giocare. 

EUROPA LEAGUE 2020-2021 

Nella stagione 2020-2021 nei sedicesimi di Europa League al Marakana di Belgrado, il goal del 2-2 dei locali arriva da un corner, anche se restano dubbi per l’azione precedente viziata da un fallo di Pavkov (forse partito anche in offside) ai danni di Castillejo. Nel turno successivo il Milan affronta il Manchester United. All’andata dopo appena 12’ viene annullato una rete a Kessie per un presunto tocco di mano: nemmeno le immagini chiariscono del tutto il dubbio, ma l’arbitro sloveno Vincic annulla la rete. Nel finale di gara grazia anche McTominay dal secondo giallo. Al ritorno con il Milan alla ricerca del goal del pareggio che avrebbe portato la sfida ai supplementari Ibrahimovic va giù dopo una spinta di Wan Bissaka, ma il tedesco Felix Brych lascia correre fra le proteste di San Siro e il Milan saluta la manifestazione. 

CHAMPIONS LEAGUE 2021-2022 

Nella stagione 2021/2022 il Milan torna nella massima competizione europea dopo anni di digiuno. Il girone è durissimo con Liverpool, Porto e Atletico Madrid, ma gli arbitraggi lasciano molto a desiderare. 

Nella prima a San Siro contro i ragazzi di Simeone, il Milan domina, va in vantaggio con Leao, ma poi sale in cattedra il turco Cuneyt Cakir, con lo show turco che arriva nel finale quando regala un rigore agli spagnoli per un tocco di mano di Kalulu in area. Il tocco di Pierre c’è, ma c'è anche quello di Lemar, che proprio con la mano la fa carambolare sul difensore rossonero: il signor Abdulkadir Bitigen al VAR non se ne accorge e condanna i rossoneri. Nella gara esterna sul campo del Porto, il Milan viene ancora penalizzato. Il goal vittoria dei portoghesi nasce da un evidente fallo di Taremi su Bennacer, che né l’arbitro Brych né Fritz al VAR vedono (o fanno finta di non vedere). Prima, episodio molto dubbio in area portoghese: cross di Krunic, Uribe tocca con il braccio e Brych non viene chiamato nemmeno al monitor. 

CHAMPIONS LEAGUE 2022-2023 

Nella stagione successiva (2022-2023) nei gironi il Milan ospita il Chelsea di Potter. L’arbitro tedesco Siebert al 18’ diventa protagonista regalando un rigore agli inglesi per un contatto (veramente impercettibile!) fra Tomori e Mount. Anche i giocatori inglesi rimangono sorpresi dalla decisione del direttore di gara che invece conferma la sua idea.  

EUROPA LEAGUE 2023-2024 

Nella scorsa stagione il Milan viene eliminato dalla Champions per demeriti propri, ma va ricordato che nella penultima giornata al PSG viene regalato un calcio di rigore (trasformato da Mbappe) al 98’ contro il Newcastle per un tocco di mano (prima aveva colpito il petto) di Livramento. Al VAR il polacco Kwiatkowski (sospeso dall’Uefa successivamente) richiama Marciniak, commettendo un errore e regalando di fatto la qualificazione ai parigini…e costringendo i rossoneri all’Europa League. 

Nei quarti di Europa League, il Milan affronta la Roma, che passa meritamente il turno con un 3 a 1 complessivo. All’andata, a San Siro, Mancini trova il goal dopo 17’, ma nel finale è clamoroso l’abbaglio di Turpin e della sua squadra al VAR di non rivedere il braccio largo di Abraham nella propria area. 

L’ultimo episodio è quello di ieri sera. Lo svizzero Scharer ha fatto capire sin da subito il metro di giudizio, permettendo ai tedeschi di commettere falli che meritavano il giallo (vedi manata in faccia a Theo Hernandez dove non è stato nemmeno fischiato fallo!), ma soprattutto grida all’errore il pestone di Hincapie su Loftus-Cheek nel finale non segnalato né dal direttore di gara, né tantomeno dal VAR. 

Episodi che alla fine potrebbero compromettere il cammino del Milan come successe già in passato. Ci si aspetterebbe una maggiore attenzione verso i rossoneri, ma soprattutto la società potrebbe anche intervenire in maniera ufficiale per lamentarsi di scelte che lasciano dubbi sull’operato degli arbitri… 

Nessuno crede alla malafede, ci mancherebbe altro. Ci può stare l’errore di un arbitro, così come quello di un portiere o di un attaccante, ma in epoca di VAR, con mille e mille telecamere un minimo di attenzione si potrebbe fare, così come accaduto sabato sera in Milan – Lecce con il rosso sventolato ai danni del giovane Bartesaghi dove il VAR non è intervenuto per far cambiare idea al direttore di gara. 

di Valentino Cesarini