Un anno fa Bennacer "non era da Milan". Tonali, i giudizi approssimativi e la forza del tempo

Un anno fa Bennacer "non era da Milan". Tonali, i giudizi approssimativi e la forza del tempoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 14 novembre 2020, 19:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Le qualità, le attese, il caro prezzo, il milanismo mai celato... Tutti elementi che hanno fatto impazzire il popolo rossonero, fomentato per assistere, da subito, ad un Tonali protagonista. Il classe 2000 è arrivato al Milan a settembre inoltrato, dopo un mese di inattività, chiuso, anche prevedibilmente, dalla cerniera Kessie-Bennacer, ad oggi due tra i centrocampisti più forti di tutta la Serie A. Stefano Pioli ha deciso di inserirlo gradualmente, sfruttando soprattutto gli impegni in Europa League: l'ex Brescia ha alternato prove abbastanza convincenti ad altre piuttosto anonime, tant'è che le lance della critica, sempre puntuali, si sono già innalzate e sono pronte ad affondare.

DODICI MESI OR SONO - Se entrassimo in una macchina del tempo, ritornando ad un anno fa, leggeremmo titoli simili rivolti ad Ismael Bennacer. Sull'algerino, all'inizio della scorsa stagione, si susseguirono i pareri più catastrofistici, a causa di un inizio balbettante dell'ex Empoli. In Milan-Fiorentina il regista rossonero fu disastroso, tant'è che nelle successive tre gare, anche a cavallo dell'insediamento di Pioli, in campo ci andò Lucas Biglia. E il Biglia dello scorso anno, con tutto il rispetto possibile, è lontano alcune galassie dal livello attuale di Kessie e Bennacer. L'algerino, che per molti "non era da Milan", si è poi riconquistato il posto, crescendo mano a mano e diventando pressoché insostituibile.

IL TEMPO STA CON SANDRO - A Tonali non si chiede di replicare passo per passo quanto profuso dal compagno di reparto, ma è chiaro che l'esempio del classe '97 deve insegnare, soprattutto agli addetti ai lavori. Il centrocampista lodigiano ha tutto per diventare un perno della mediana rossonera, oltre a disporre di tanto tempo per poter crescere. Il processo potrebbe essere più lento rispetto a Bennacer, non per una questione di età ma di opportunità: la scorsa stagione il nordafricano non aveva concorrenza, Tonali invece deve vedersela con due top. In questo lasso di tempo piuttosto variabile ci vorrà pazienza anche nei giudizi: fin qui infatti si è posto la luce principalmente sulle prove negative dell'ex Brescia, prestazioni come quelle di Vila do Conde o Udine sono state dimenticate, quasi ignorate. Un passo alla volta, quindi, senza cadere nella frenesia ossessiva che ci accompagna giornalmente, perché il tempo, con la sua forza quasi magica, farà cadere anche le critiche attuali, quasi non fossero mai esistite.