Una mediana evaporata mostra la più grande delle lacune: la priorità è intervenire a centrocampo

Una mediana evaporata mostra la più grande delle lacune: la priorità è intervenire a centrocampoMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 25 dicembre 2019, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

A mente fredda, digerito parzialmente il 5-0 contro l'Atalanta, va evidenziata la più grave mancanza mostrata a Bergamo. L'undici di Gasperini, grazie a forza e dinamismo costanti, ha messo letteralmente in ginocchio il centrocampo rossonero, reparto inesistente, liquefatto dall'arrembaggio atalantino. E' vero che contro Roma, Juventus e Lazio la mediana ha tenuto maggiormente, ma i risultati sono stati gli stessi: tre sconfitte e zero punti in saccoccia.

DA BAKAYOKO A BENNACER - Nella scorsa stagione la retroguardia rossonera "tipo" era formata da Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez. Quattro giocatori che hanno partecipato tutti alla debacle dello Gewiss Stadium. I sopracitati non saranno fenomeni ma, non più tardi di qualche mese fa, risultavano una difesa piuttosto solida e credibile. Perché questa linea bassa si è trasformata in un colabrodo? Cos'è cambiato? Oltre alla fiducia che è chiaramente diminuita, è evidente come l'attuale centrocampo sia privo di un giocatore capace di limitare le offensive avversarie. L'anno scorso Bakayoko recuperava vagonate di palloni e vinceva una marea di contrasti, rendendo agevole la vita di Romagnoli e compagni. Bennacer, per quanto non sia da bocciare, non può emulare il colosso transalpino: ogni tanto la mediana regge lo stesso, altre volte viene fagocitata dagli avversari.

INTERVENTO OBBLIGATO - Il problema del gol va sicuramente risolto il prima possibile, ma è palese che il centrocampo attuale debba essere rinvigorito. Pioli ha escluso che Bennacer possa essere spostato a mezz'ala, ma ad oggi senza un colosso che dia spessore al centrocampo il Milan è destinato a fallire ogni appuntamento importante. Contro le big ha sempre perso ad esclusione della sfida col Napoli, club che è arrivato a San Siro in un momento di clamorosa furia intestina: questo non può essere un caso e non lo sarà mai. Se il Milan vuole sperare di migliorare, anche in vista della prossima stagione, dovrà prima di tutto puntellare un reparto troppo debole, pensando poi a sistemare l'attacco che, ci si augura, possa avere il prima possibile una conformazione quasi interamente diversa.