Una nuova Freccia all'arco rossonero: Bellanova, il terzino soprannominato 'Cafu' che sta bruciando le tappe

Una nuova Freccia all'arco rossonero: Bellanova, il terzino soprannominato 'Cafu' che sta bruciando le tappe
© foto di MilanNews.it
mercoledì 29 novembre 2017, 21:01Primo Piano
di Thomas Rolfi

"E' un calciatore importante, se impara a difendere è un giocatore di grande prospettiva. E' un ragazzo che ha tutto per giocare". Pensiero e parole di Gennaro Ivan Gattuso, non esattamente il parere di un addetto ai lavori qualunque. La frase in questione risale a due mesi fa, quando il nuovo tecnico del Milan guidava ancora la squadra cardine del settore giovanile rossonero e parlava in questo modo di Raoul Bellanova (nella foto con Ciro Immobile, in occasione della recente vittoria della Primavera sul campo della Lazio), uno dei più fulgidi talenti che sta forgiando il vivaio del Diavolo. A causa degli infortuni che stanno falcidiando la fascia destra, infatti, il classe 2000 si allena da una settimana con la prima squadra, con cui è stato convocato per l'ultima sfida contro il Torino. Gattuso potrà, quindi, continuare a lavorare sulla testa e sulle capacità del giovane, in attesa del futuro debutto nel calcio dei grandi, magari proprio con la maglia del Milan.

CARATTERISTICHE TECNICHE - Una semplice metafora, a volte, è più efficace di tante parole. E' il caso di 'Freccia', nomignolo con cui i compagni lo hanno soprannominato per sottolineare la principale dote che salta all'occhio anche semplicemente osservando una sola partita di Bellanova: la velocità. Una caratteristica che, però, non è l'unico pregio del laterale,  destro naturale, che abbina un'ottima fisicità per un diciassettenne (1,85 metri x 80 kg) a una discreta tecnica di base. Raoul può giocare sia come terzino che come esterno di centrocampo, ma ciò che gli riesce meglio è, indiscutibilmente, la fase offensiva. Dà il meglio di sè quando ha la possibilità di puntare il diretto avversario e crossare con i giri giusti. L'aspetto in cui può crescere di più è, invece, certamente la fase di non possesso, in cui i margini di miglioramento sono enormi. Un upgrade ulteriore potrà sicuramente riguardare l'aspetto caratteriale: spesso quando commette un errore, infatti, tende a demoralizzarsi e a sbagliare un po' più del solito. L'eta è dalla sua.

CHI E' - Bellanova nasce a Rho, nel milanese, il 17 maggio del 2000 e, fin dalla tenera età, tira i primi calci al pallone. Papà Giuseppe e mamma Daniela sono 'costretti', quindi, a iscriverlo nell'Azzurra (l'attuale Parabiago F.C.) quando il piccolo Raoul ha solo 5 anni. Le grandi doti di Bellanova sono evidenti sin da subito, tanto che il Milan mette gli occhi su di lui e, dopo appena due mesi, avviene il primo provino in rossonero. E' il primo di una lunga serie, fino a quando compie 6 anni e il club decide che è il momento giusto per prelevarlo e consentirgli di iniziare la lunga trafila nel settore giovanile del Diavolo.

LA CRESCITA IN ROSSONERO E IN AZZURRO - Dopo una decina d'anni nel vivaio rossonero Raoul è cresciuto fisicamente e atleticamente ed è in grado di sostenere duelli con avversari anche più grandi. Per questo motivo inizia a giocare 'sotto età' (nelle categorie superiori rispetto a quella che dovrebbe essere di appartenenza naturale) sia nel Milan che nelle selezioni della Nazionale, con cui partecipa da titolare agli Europei Under 17 del 2015, in cui gli azzurrini si fermano ai quarti di finale contro la Francia. L'anno successivo entra stabilmente nel giro della Primavera rossonera e, da marzo del 2017, si allena spesso addirittura con la prima squadra, agli ordini di Vincenzo Montella. Avrebbe dovuto persino partecipare alla tournèe della scorsa estate in Cina, ma un infortunio occorsogli nel finale della stagione gli ha tolto questo sogno. Almeno per il momento. Nonostante l'interesse manifestato nell'ultimo calciomercato da diverse squadre di Serie A e di B, si è presentato ai blocchi di partenza di questa nuova stagione di nuovo a Milanello, questa volta come un titolare inamovibile della formazione allenata da Rino Gattuso, subentrato a Stefano Nava alla guida della Primavera. A suon di ottime prestazioni, attualmente è aggregato alla prima squadra da mercoledì scorso.

L'OCCASIONE IN PRIMA SQUADRA - Da una settimana si allena con i grandi. Una chiamata che è arrivata, oltre che per l'indiscusso talento di Bellanova, anche perchè la fascia destra dei rossoneri da diverso tempo ha avuto a che fare con una 'morìa' senza precedenti: si sono fermati Abate e Calabria oltre all'assenza del lungodegente Conti. A cui poi si è aggiunto anche Borini, che ha accusato un problema alla caviglia durante l'allenamento di rifinitura prima della sfida contro il Torino. La convocazione per la prima partita in Serie A è stata la naturale conseguenza. Raoul ha scelto il numero 47 per la sua prima in panchina a San Siro e la spiegazione di questa decisione è la seguente: se si sommano il 4 e il 7 il risultato dà 11 e sommando ulteriormente le cifre si ottiene 2, il suo numero di maglia preferito. Bellanova ora dovrà essere bravo a giocarsi le proprie carte, per poi decidere insieme alla società cosa fare del proprio futuro. Lavorerà a stretto contatto con quel Gattuso, che in Primavera ogni tanto lo chiamava 'Cafu', riferendosi alle caratteristiche che, per tipologia, ricordano quelle del Pendolino. Il fatto che Rino con Cafu ci abbia giocato, e proprio nel Milan, dovrà servire da ulteriore stimolo al classe 2000 per continuare a bruciare le tappe, così come ha fatto per tutta la sua giovane carriera.