Viaggio verso la completezza: Dendoncker, il Milan e quel precedente a Viareggio. Sognando di ritrovarsi, stavolta, dallo stesso lato

Incontrarsi nel 2014, tra lacrime e sorrisi, e sognare di ritrovarsi 4 anni dopo dallo stesso lato. Pagine dei giornali sfogliate, tema Milan affrontato e un nome su tutti (oltre alla novità Goretzka, lanciata oggi dal Corriere dello Sport) ad occupare i primi, possibili pensieri di un mercato nettamente più teso verso il futuro, rispetto al presente, tra una decisione sul Voluntary Agreement ancora sotto esame dell'UEFA e il rifinanziamento del debito con Elliott verso una definitiva soluzione. E' Leander Dendoncker il profilo più accostato al club rossonero come nuovo, possibile innesto per il centrocampo milanista: talento completo emerso in un campionato non particolarmente noto ai più, come la Jupiler Pro League belga, tutto da scoprire, ormai elencabile nella lista dei profili messi sotto la lente d'ingrandimento dal ds Mirabelli.
FISICO E PERSONALITA' - Classe '95 e 188 cm di altezza a forgiarne un fisico imponente, capace di far filtro davanti alla difesa o, all'occorrenza, di essere impiegato anche nel ruolo di difensore centrale in una difesa a 4. Dendoncker figura come uno dei prototipi di calciatore ibrido del mondo del pallone odierno, in grado di opporre ad una stazza tosta la notevole abilità nel calciare indifferentemente con ambo i piedi, spinta dalla personalità che lo porta spesso a tentare (anche da molto lontano) conclusioni secche verso la porta avversaria. Spingere la squadra...e spingersi in avanti: altra prerogativa che ne accompagna spesso le gare giocate, in cui il talento belga ha saputo (oltre a tenere compatta la fase difensiva dei suoi) osare anche qualche scorribanda verso la trequarti avversaria, proponendosi bene anche in fase di impostazione e facendo di precise aperture sugli esterni uno dei propri marchi di fabbrica.
L'IRRINUNCIABILE. E QUEL PRECEDENTE CONTRO... - Qualcuno in Belgio osa già definirlo "The Maestro", scomodando soprannomi importanti, ma le qualità per diventare un top davvero non mancano. Già pienamente nel giro della nazionale belga, irrinunciabile da 57 partite giocate nella scorsa stagione con quell'Anderlecht che ne ha cullato il talento sin dai tempi delle giovanili, Dendoncker ha ormai staccato il biglietto per il viaggio verso una rapida e sempre più concreta maturazione. Parole che possono apparire scontate, all'impatto, ma immagini e dati alla mano non mentono: possibile obiettivo di mercato che il Milan ha già incontrato, con la Primavera di Pippo Inzaghi nell'annata 2014/15, nella finale del Torneo di Viareggio, vinta dai rossoneri 3-1 ai supplementari. Allora capitano un centrocampo a due al fianco del clivense Bastien, con il tempo polivalente in maniera indifferente in una linea a 4 o a 3, come spesso accaduto anche nell'attuale stagione: completezza crescente verso cui, non per caso, le voci sull'interesse di club di Premier come City, United e Chelsea si sono fatte sempre più insistenti, anche dopo il rinnovo di contratto fino al 2021 ed una valutazione stimata attorno ai 30 milioni. Aumentando la concorrenza verso un talento da valutare ulteriormente in contesti più probanti, ma non per questo poco pronto a rivestire un ruolo di prim'ordine in palcoscenici importanti. Sognando di ritrovarsi, stavolta, dallo stesso lato. Quello rossonero.

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