Storia rossonera - la prima tripletta italiana di Kakà

Storia rossonera - la prima tripletta italiana di KakàMilanNews.it
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venerdì 28 marzo 2014, 16:48Storia Rossonera
di Damiano Boccalini

Kakà e il Milan, una storia d'amore nata nel lontano 2003 e non ancora finita. A undici anni di distanza Ricky è ancora lì, in mezzo al campo con la casacca numero 22 sulle spalle, ad illuminare il pubblico di San Siro con lampi di magia. Una parentesi spagnola con la maglia del Real Madrid ad interrompere l'idillio, prima del nuovo amore, risbocciato come la primavera in questa estate quando Kakà ha deciso di rinunciare ai soldi delle merengues per tornare a vestire quei colori che così tanto gli anno dato in carriera.

Tra i ricordi più belli del brasiliano, ce n'è uno fortemente legato al Chievo; era il lontano 9 aprile 2006 e per Ricardo fu il giorno della sua prima tripletta italiana. Eppure la gara con i clivensi non si era messa bene, con i gialloblu di Pillon che passano in vantaggio al 13' grazie ad una splendida girata di Pellissier. Il Milan non ci sta e reagisce al 28', quando arriva la rete del pari di Nesta. Il difensore numero 13 approfitta di un appoggio di Kakà per inventare un tiro a girare sul secondo palo che non da scampo a Fontana. Le due squadre vanno a riposo sul risultato di parità, ma è proprio nella ripresa che sale in cattedra Ricardo Kakà. Il brasiliano inizia il suo show personale al 17' quando ribadisce in rete un tiro di Inzaghi respinto corto da Fontana. Qualche giro di lancetta e nuova occasione rossonera con un calcio di rigore concesso dall'arbitro Bertini per un fallo di mano in area di Malagò. Dagli undici metri Kakà è freddo, e spiazza Fontana per la rete del 3-1. Tutto finito? No, perché al minuto 46 c'è ancora spazio per il terzo sigillo del brasiliano, bravo a ribadire in rete un suo tiro respinto dalla difesa veronese.

A dodici anni di distanza, torna nuovamente il Chievo sulla strada di Kakà. Ricky non sarà più quel mostro del 2006, non avrà più la forza fisica e lo scatto che lo caratterizzavano; eppure a 32 anni Ricardo Kakà è ancora qui, a correre come un forsennato, ad inseguire gli avversari, e a battersi per quei colori che così tanta gloria gli anno dato nel corso degli anni.