Cassano è fatto della stessa sostanza dei sogni, TOP. Pato colpisce senza ferire FLOP

Cassano è fatto della stessa sostanza dei sogni, TOP. Pato colpisce senza ferire FLOPMilanNews.it
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lunedì 12 settembre 2011, 10:00Top & Flop
di Stefano Maraviglia
TOP & FLOP la rubrica del Lunedì di MilanNews a cura di Stefano Maraviglia. Un podio virtuale che vedrà premiati i migliori e peggiori della settimana RossoNera.

Prima di campionato e primo scoglio da superare, il Milan esce indenne da San Siro, ma con tante recriminazioni a favore e due punti che sanno più di persi, rispetto a quello guadagnato. Vibrante confronto tra due compagini votate al gioco e allestite a suon di elementi importanti, il pari premia entrambi gli schieramenti, noi cerchiamo di celebrare solo i più meritevoli.

1° TOP - ANTONIO CASSANO: pimpante, fantasioso, geniale, l'essenza del n.99 rossonero è riassunta in tre aggettivi che nel suo caso, sono qualità. Rinato dopo lo sprono dei vertici milanisti e la fiducia concessagli in Nazionale, FantAntonio è degli avanti, l'uomo più brillante dal punto di vista fisico. Palla al piede da sempre impressione di pericolosità, sensazione puntualmente provata dai fatti. Si è sempre sentito parte di questo progetto, con qualche chilo in meno fa anche maggior figura, non solo esteticamente parlando. Allegri ha un'arma in più, quel valore aggiunto che il Milan prelevò dalla Samp, convinto di poter rilanciare a certi livelli.

2° TOP - ZLATAN IBRAHIMOVIC: facile inserire lo svedese tra i migliori, nessuna raccomandazione, nessun timore, solo tanta grinta e cattiveria agonistica, spesa a favore dei compagni. In possesso della sfera incute timore, non meno di quanto possa fare un demonio, a palla lontana stupisce per carisma e grinta. Il corpo a corpo è la sfida che più lo affascina, la giocata d'estro è la chicca che lo rende a tutti gli effetti il centravanti più forte del mondo. Potremmo aggiungere anche bello da vedere, ma per premiare l'eleganza c'è tempo, un intero torneo nazionale sommato alle altre competizioni, offriranno occasione per celebrare ulteriormente la perla portata in dote dal duo Galliani-Raiola.

3° TOP - IGNAZIO ABATE: diciamolo, senz'ombra di dubbio, ad oggi è la più bella scoperta tra i "giovani" o ex tali, lanciati dal vivaio rossonero. Schierato per scommessa e per necessità, nel ruolo che fu di mostri sacri come Mauro Tassotti e Marcos Cafù (giusto per citarne solo due a caso), il laterale rossonero ha imparato l'arte, imitando in maniera clamorosa, i grandi del mestiere. Lanciato in velocità è praticamente imprendibile, stando ai mezzi concessi dal regolamento, il piede è buono e il piglio è da big ormai convinto. Tanto altruismo e propositività, se cresce anche l'aspetto della sfrontatezza, il Milan può dire di avere un top-player nel versante destro della difesa.

Faccia sorridente della medaglia e lato meno brillante, per tanti pro, ci sono alcuni contro da valutare.

1° FLOP - ALEXANDRE PATO: non ha colpe in occasione dei gol subiti dal Milan, entra a risultato ormai fissato, ma ha sul piede l'occasione che vale 3 punti. Ci si aspetta tanto da un fenomeno, alcune giocate vengono date per scontate, quando poi una volta effettuate, deludono nella riuscita finale. E' solo la prima partita, non facciamo drammi, Barcellona è prossima e il Papero ha tutto per riscattarsi.

2° FLOP - ALESSANDRO NESTA: diversamente da Pato gioca l'intera partita, il n.13 poteva far meglio almeno nella fase iniziale del match, ma la scarsa brillantezza ne ha pregiudicato la prova. Meriterebbe un gradino tra i Top, per il disperato quanto spettacolare salvataggio, che permette al Milan di sorridere, qualche sbavatura di troppo però pesa e dunque costringe il fuoriclasse romano a vestire i panni stretti, del secondo tra i Flop. Anche per lui Barcellona è la pronta rivincita.

3° FLOP - FASE DIFENSIVA: tra gli esterni solo Abate risplende di luce propria, soprattutto per la propositività in fase offensiva. Troppe le sbandate e le incertezze, per una squadra che tra poche ore dovrà affrontare la formazione più forte del mondo in casa propria. Messi e Villa sono molto differenti da Klose e Cisse, il livello d'attenzione deve tornare altissimo, in Spagna non sono ammessi errori.