Aqua (quasi) purissima
Massimiliano Allegri predicava attenzione, ben conscio che la Lazio avrebbe messo in difficoltà i suoi ragazzi. Detto fatto: i biancocelesti sono entrati in campo leggiadri come aquile, mettendo in seria apprensione un Milan troppo imbambolato per essere vero. La zona assediata, e colpita, è stata la fascia sinistra, presidiata da Aquilani e Antonini. Sinergie da rivedere per i due rossoneri, potendo gli uomini di Reja destreggiarsi con troppa liberta in quella frazione di campo.
Proprio l'ex bianconero, ancora non del tutto in sintonia con il reparto difensivo, si è messo in mostra nella ridondante rimonta rossonera: dopo aver fallito un'occasione nitida in avvio, il centrocampista azzurro ha servito un pallone d'oro ad Antonio Cassano, propiziando l'assist per Zlatan Ibrahimovic. Non contento della gemma confenzionata in precedenza, Alberto ha poi calciato l'"angolo del pareggio", trasformato in gol dal bravo Fantantonio. I colpi sono di alto livello e, nonostante il suo arrivo non abbia suscitato entusiasmi nella tifoseria rossonera, Aquilani ha dimostrato di avere le qualità giuste per giostrare nella mediana del Milan. C'è ancora da lavorare, invece, sulle dinamiche tattiche, ma il tempo è dalla parte del ventisettenne romano.
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