Arriverà Ibra e avrà un ruolo “misto”. Fiorentina e Borussia decisivi per Pioli. Furlani non racconta sogni ma solide realtà

Arriverà Ibra e avrà un ruolo “misto”. Fiorentina e Borussia decisivi per Pioli. Furlani non racconta sogni ma solide realtàMilanNews.it
giovedì 23 novembre 2023, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Facciamo il punto sulla questione Ibra. A Las Vegas, interrogato dai cronisti di formula uno, ha ripetuto: “Milan? Vediamo, stiamo parlando”. La traduzione è abbastanza semplice: le due squadre di professionisti incaricati, RedBird da una parte e quelli di Zlatan dall’altra, si stanno scambiando i documenti del contratto. Come si sa, allora, Ibra non avrà un incarico all’interno del Milan ma diventerà un consulente a tutto campo di Gerry Cardinale. In concreto di cosa si occuperà lo svedese? Ecco la risposta più attesa. Non sarà tutti i giorni a Milanello come accadeva con Maldini e Massara che vivevano in pratica “attaccati” alla squadra oltre ad avere “l’esclusiva” dell’area tecnica e la gestione riservata (nel senso che non discutevano con nessuno) del mercato. Di sicuro però Ibra seguirà il Milan squadra nelle occasioni più importanti, provvederà anche a parlare e quindi a comunicare in nome e per conto dell’azionista, si occuperà del brand magari andando in giro per il mondo a reclamizzarlo e continuerà a “motivare” gli esponenti dello spogliatoio oltre che i nuovi arrivati a Milanello per trasmettere loro il senso di appartenenza e la mentalità vincente.

Non è passato inosservato l’ultimo post di Mike Maignan pubblicato durante il ritiro con la nazionale francese: ha tradotto in francese alcune delle frasi “cult” di Ibrahimovic. Secondo taluni ha avuto lo scopo di smentire l’interpretazione maliziosa secondo cui, alla vigilia della sfida Champions col Psg la frase “Ibra è un leader ma è il passato”, aveva il senso di una temperatura tiepida dello spogliatoio. Sbagliato, dunque. Personale valutazione: ok, Ibra può diventare comunque una risorsa senza “rompere” gli equilibri nuovi creati nel giugno scorso ma nel frattempo non colma la lacuna e cioè la presenza di un club manager che “piantoni” tutti i giorni Milanello e che faccia da collegamento tra gli uffici di casa Milan e il team. Di sicuro non dovrà più accadere quello che è successo a Lecce e cioè che per impegni istituzionali, il Milan non venga accompagnato da un dirigente di prima linea (c’era solo D'Ottavio in Puglia).

Ora veniamo alla squadra e ai prossimi decisivi impegni. Due i punti fissi: Giroud squalificato per due turni in campionato salterà Fiorentina e Frosinone non invece il Borussia che è un altro passaggio decisivo per la qualificazione in Champions league e Leao da rivedere forse con il Frosinone (oltre ai due, Kalulu e Pellegrino recuperabili nel 2024). Messa da parte la pazza idea di spedire nella mischia Camarda, il giovane e promettente attaccante della primavera (16 anni, signori 16 anni, ricordatelo), bisogna capire quali saranno gli ex infortunati recuperati alla piena efficienza fisica. Quale conta di più tra Fiorentina e Borussia? La mia risposta è: TUTTE E DUE! E lo ripeto perché è bene che anche Pioli si renda conto del fatto che si ritrova dinanzi a un bivio della stagione: o riprende in mano il proprio destino oppure convincerà anche i suoi più ostinati estimatori che è arrivato alla fine del suo ciclo. Spero che profittando della sosta abbia messo mano al dossier preparazione e milanlab cercando di resettare e di studiare meglio i programmi che riguardano in particolare i recuperi post-infortuni. Segnalo, a tal proposito, un passaggio della prima intervista rilasciata dal nuovo responsabile del settore giovanile (proveniente dalla Roma) Vincenzo Vergine il quale ha spiegato dopo un breve periodo di osservazione che “non ci si allena abbastanza, c’è poca attività motoria a livello generale, quando reclutiamo i calciatori li portiamo a un regime in cui ci alleniamo poco ma di più non possiamo fare. Serve allenarsi di più e meglio, noi abbiamo avviato un programma dedicato, ringrazio i miei collaboratori perché hanno ascoltato le mie idee”. La frase chiave da passare allo stesso Pioli è la seguente: “SERVE ALLENARSI DI PIU’ E MEGLIO”.  

LA VERITA’ DI FURLANI- Se Furlani ripete che solo i successi sportivi consentono di migliorare il reddito del Milan, dice una verità assoluta. E se ammette, a denti stretti, che nel caso di offerta indecente (come fu quella del Newcastle per Tonali: a proposito non è vero che gli inglesi hanno chiesto la sospensione delle rate da pagare! ndr) bisogna procedere alla cessione reinvestendo il ricavato, sostiene un altro dogma del calcio attuale. L’importante è scegliere bene, come con Maignan per esempio. Anche perché l’alternativa sarebbe un’altra, sconosciuta agli americani: accumulare debiti. Lo so che da altre parti fanno così e che lo stesso Gasperini grida forte (“l’Atalanta non si può permettere di avere 1 miliardo di debiti!”) senza suscitare nessuna indignazione ma i nodi, prima o poi, molto più prima che poi, verranno al pettine.