Giroud in campionato e Ibra in Champions, la staffetta vincente per Pioli. Il francese vero milanista, stimolo per Kessie che ora non ha più scuse

Giroud in campionato e Ibra in Champions, la staffetta vincente per Pioli. Il francese vero milanista, stimolo per Kessie che ora non ha più scuseMilanNews.it
martedì 3 agosto 2021, 00:00Editoriale
di Alberto Cerruti

Sono bastati cinque minuti a Olivier Giroud per conquistare tutti. I suoi primi cinque minuti con la maglia rossonera, con cui da buon francese ha debuttato a Nizza, sufficienti per mostrare la specialità di tutti i centravanti: il gol. Perché è vero che nel calcio di oggi gli attaccanti devono aiutare anche i propri compagni in difesa, ma poi tutti sono giudicati in base al numero dei gol che realizzano. E quindi, benvenuto a Giroud che a fine settembre compirà 35 anni ma ha ancora tanta voglia di regalare gol e vittorie ai suoi nuovi tifosi ai quali si è presentato ieri,ricordando di essere cresciuto ammirando Van Basten, Papin e Shevchenko. Lui che ha confessato di essersi emozionato quando ha ricevuto la chiamata di Maldini, non sembra nemmeno un nuovo acquisto per la facilità con cui si è presentato in campo e fuori, da vero milanista. E così, improvvisamente, nei giudizi dei tifosi è già stato promosso da riserva a titolare, con l’augurio che il Milan cambi modulo per utilizzarlo non in alternativa a Ibrahimovic ma al suo fianco, trasformando il 4-2-3-1 tanto caro a Pioli in un ritoccato 4-4-2, come guarda caso si è già visto nel finale della prima amichevole a Nizza. Ripensando ai tanti problemi fisici dello svedese, che infatti molto difficilmente sarà disponibile per la gara d’esordio in campionato contro la Sampdoria, si potrebbe invece pensare a una staffetta tra lui e Giroud, nell’interesse di entrambi e quindi del Milan. Il francese, già pronto e fisicamente integro, potrebbe infatti essere il titolare in campionato, come unica punta centrale nel collaudatissimo 4—2-3-1, mentre Ibrahimovic potrebbe essere il centravanti di coppa che si esalta in Champions, giocando eventualmente come jolly anche qualche gara di campionato,con o senza Giroud. A livello di esperienza internazionale per la verità sono tutti e due una garanzia e anzi da questo punto di vista Giroud, grazie al valore della Francia superiore a quello della Svezia, può vantare un titolo mondiale, oltre al fresco successo in Champions con il Chelsea. Non c’è dubbio, però, che Ibrahimovic con il suo carisma sarebbe un trascinatore di lusso in Champions per i suoi più giovani compagni. E in fondo un simile turnover non se lo potrebbe permettere nessun altro allenatore, nel ricordo di una clamorosa staffetta vincente, inventata dal grande ex milanista Carlo Ancelotti. 

Era la stagione 2013-2014 quando l’ultimo allenatore che vinse una Champions rossonera, allora alla guida del Real Madrid, stupì tutti facendo giocare il portiere più anziano Iker Casillas in Champions e quello più giovane Diego Lopez, che poi sarebbe passato al Milan, in campionato. L’alternanza funzionò alla perfezione perché alla fine della stagione il Real Madrid vinse la Decima Champions. Non osiamo sperare tanto per il Milan, ma siamo certi che Pioli riuscirà asfruttare nel modo migliore i due campioni a sua disposizione, con la convinzione che servirà comunque un terzo attaccante di scorta, perché la prossima stagione sarà più impegnativa di quella passata.

A maggior motivo, quindi, occorre avvicinarsi all’esordio in campionato nel modo migliore e allora sorvolando sui tanti, troppi, nomi nuovi accostati al Milan, sarebbe già un grande successo chiudere in fretta la pratica Kessie. Tornato dal Giappone, dove è stato tra i migliori anche nella sua Costa d’Avorio, il centrocampista rossonero è già pronto a presentarsi al suo nuovo compagno Giroud. A questo punto, quindi, non ha più scuse nemmeno lui, perché dopo tante e belle parole d’amore per il Milan, visto che la società gli è venuta incontro, deve firmare il rinnovo del contratto. Fatti, non parole, come diceva una vecchia pubblicità, prima di riprendere a correre per i vecchi e nuovi compagni. Giroud ha dimostrato subito il suo amore per il Milan. Ora tocca a Kessie. E al resto penserà Pioli.