Italiani e inclusivi. Una partenza intelligente.

Italiani e inclusivi. Una partenza intelligente.MilanNews.it
sabato 19 agosto 2023, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Passiamo il tempo a fare le anime belle su tutti i social di ogni ordine e grado. Niente differenze, siamo tutti uguali e tutti esseri umani. Guai a chi osa sussurrare di diversità, di barriere, di frontiere. Dosi da cavallo di politicamente corretto...e poi ci perdiamo via a fare le differenze fra giocatori di calcio del Milan italiani e giocatori di calcio del Milan stranieri. Occasione persa, occasione sbagliata a porta vuota, sorry. Abbiamo un presidente vicentino, abbiamo un Ceo milanese e milanista, abbiamo un capitano bresciano, abbiamo una terza maglia la più inclusiva che ci sia. Vi prego...basta con questa storia degli italiani...e dei non italiani...rinnega tante troppe prediche che ho letto e metabolizzato con interesse e con fiducia...

Piuttosto, se un grande club virtuoso e sostenibile come il Milan si trova più a suo agio nel fare mercato all'estero che in Italia, forse è nell'ammuina del mercato italiano che bisognerebbe avere la forza di cambiare qualcosa. E non parlo di sfumature o di pagliuzze, parlo di questioni di sostanza e di travi. Corrono più rapporti di amicizia e formule nelle operazioni di mercato fra club italiani, che soldi veri. Ed è per questo che il calcio non italiano ha una solidità e una fluidità tutte diverse dalle nostre. E questo incide anche sulla nazionalità, se è proprio a quella che bisogna guardare, dei protagonisti delle operazioni. C'è anche lo spirito di concorrenza, l'aspirazione ad un posto fra le prime quattro che incide più dei possibili introiti di mercato e quindi alza prezzi e costi, per carità. Ma non è con l'analisi in chiave autarchica della nostra formazione, quanto meno, che si risolve il problema.

C'è una frase di Stefano Pioli che mi e ci, immagino, ha accompagnato in tutta questa estate di calcio e di calciomercato. Cerchiamo giocatori intelligenti, vogliamo giocatori intelligenti. Era la chiave. Non era una frase buttata lì, da conferenza stampa, un modo di dire cotto e mangiato. Il Milan deve fare cose intelligenti e quindi ha cercato giocatori intelligenti. Alternare fasi e sistemi di gioco, schermare con equilibrio la nostra difesa e fare da propulsione per un calcio che sia vissuto e concepito il più possibile in avanti è una cosa importante e intelligente che deve fare il nostro centrocampo. Passare da una fase di Milan Leaopendulo ad un Milan che attacca su entrambi i binari incide sul corpaccione di tutta la squadra e a questo cambiamento di equilibri tutti i singoli e tutto il gruppo deve reagire in maniera lucida. Quindi intelligente. Il campionato italiano è una buriana tosta. E lo sarà anche lunedì sera a Bologna. Noi abbiamo scelto di cercare la strada giusta, non di misurarci a braccio di ferro. Forza, troviamola. Dai ragazzi.