La guerra aperta tra gli agenti di Leao spiega le news di segno opposto. Con lo scudetto perso, non valeva la pena spendere milioni per Zaniolo

  La guerra aperta tra gli agenti di Leao spiega le news di segno opposto. Con lo scudetto perso, non valeva la pena spendere milioni per ZanioloMilanNews.it
giovedì 2 febbraio 2023, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Il sospetto mi era venuto già martedì pomeriggio appena ho letto il “botta e risposta” tra la Gazzetta dello Sport e il Milan a proposito dello stato dell’arte della trattativa per il rinnovo di Leao. La rosea parlava in prima pagina di “strappo”, il club -per la prima volta nella sua storia recente- ha smentito con decisione tanto da indurre nel successivo tweet il sito del quotidiano milanese a modificare lo “strappo” in “stallo”. Alla luce dell’intervista, rilasciata dall’avvocato parigino che ha in tasca la delega a rappresentare Leao fino al giugno 2024 ai colleghi di Sky sport, sono portato a credere che avessi ragione a coltivare quel sospetto. Di cosa si tratta? Lo scrivo chiaro così nessuno può equivocare. Dietro Leao c’è un agente, titolare a tutti gli effetti della procura, e un agente-ombra che in passato aiutò la famiglia di Leao, suggerì la fuga dallo Sporting in Francia, e ha sempre tenuto i contatti con papà Antonio accreditandosi come nume tutelare dell’attaccante rossonero e del suo futuro. Poiché nessun collega della rosea può inventarsi quel retroscena (strappo della trattativa e richiesta di dimezzare la clausola rescissoria, ndr), è evidente che il suggerimento è arrivato da chi vuole dimostrare di essere informato sulla trattativa stessa e tenta di farla deragliare spargendo veleno tra Leao e il Milan.

Ha detto l’avvocato parigino Dimvula in estrema sintesi: “I rapporti con il Milan sono cordiali. Rafa vuole rimanere rossonero. Non è vero che vogliamo dimezzare la clausola rescissoria”. Ecco un altro particolare. Il “suggeritore” continua a ripetere in giro che bisognerà dimezzare la clausola rescissoria per agevolare il futuro trasferimento del portoghese. Proponendolo ai club inglesi con soli 70 milioni di clausola, spiega, l’affare diventa meno complicato. L’avvocato parigino invece, che ha a cuore la valutazione del calciatore, non intende ridurla perché così facendo offre maggiore valore al proprio assistito. Tutto questo, intendiamoci, non deve far pensare che la firma del rinnovo sia dietro l’angolo anche se fin qui le offerte di casa Milan hanno nettamente superato il famoso tetto dei 4,5 milioni. Leao è il primo che proverà a sfondare quel tetto di cristallo. 

Eppure non è questo l’argomento a cui tengono maggiormente i lettori di Milannews e i tifosi del Milan. Perché vivono con terrore le ore che scandiscono l’avvicinarsi del derby di domenica notte. Il Milan visto a Riad, poi a Roma e quindi a San Siro col Sassuolo non autorizza nessun tipo di cauto ottimismo. Anzi al contrario fa pensare solo a una nuova sconfitta e al peggioramento della classifica che già da questa settimana comincia a farsi preoccupante.

Nelle chat dei tifosi il dibattito sulla gestione del mercato da parte del Milan è stato molto interessante. Zaniolo aveva diviso il pubblico: le condizioni economiche reclamate dalla Roma erano insostenibili per chiunque, persino per il vecchio Milan berlusconiano. Non dimentichiamo che il famoso mercato di gennaio 2011 (scudetto di Allegri) fu realizzato con un paio di “parametro zero”, Cassano e Van Bommel. Di sicuro il giovanotto, che è una testa calda, avrebbe garantito un rendimento superiore a quello modesto di Messias. Ziyech, che pure piaceva a qualche esponente della proprietà, non aveva le caratteristiche richieste dalla stessa: 6 anni più di Zaniolo e uno stipendio impossibile da pareggiare (6,2 milioni di euro netti). La conclusione allora è la seguente: con lo scudetto ormai andato, insieme con la coppa Italia, e solo il posto in Champions da provare a raggiungere, spendere le cifre per Zaniolo sarebbe stato un azzardo.