Milan e Raiola trattano per Gigio. Mino pensava di avere una proposta di un altro club, che non c'è. Calha non può reclamare uno stipendio da Ibra

Milan e Raiola trattano per Gigio. Mino pensava di avere una proposta di un altro club, che non c'è. Calha non può reclamare uno stipendio da IbraMilanNews.it
giovedì 5 novembre 2020, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Più importante del primato in classifica e dell’esito del duello con il Lille in Europa league, è il destino del contratto di Gigio Donnarumma. A dare ascolto agli aggiornamenti provenienti da giornali e siti, la trattativa con Mino Raiola, per fortunata rimasta a fari spenti e non invece strombazzata quotidianamente come accadde ai tempi di Fassone e Mirabelli, procede in modo positivo. Elliott è stato esplicito con Maldini e Massara: se c’è da fare uno sforzo economico, bisogna farlo con Gigio che tra l’altro, parlando con i suoi sodali nello spogliatoio, ha ripetuto il suo intento (“voglio restare nel Milan”). Si è anche capito perché mai, sul tema, il Milan sia stato costretto a negoziare con Raiola in grave ritardo rispetto ai tempi che solitamente vengono rispettati in occasioni del genere. È stato l’agente residente per motivi fiscali a Montecarlo che ha atteso per mesi e mesi nella speranza di ricevere l’offerta da portare sul tavolo di Gazidis per poi convincere, eventualmente, Gigio e la sua famiglia ad accettarla. Poiché -complice il virus e la crisi economica che ha provocato- di offerte non ne sono arrivate ecco che si è visto costretto a sedersi al tavolo senza mostrare la pistola!

     Maldini, nei giorni scorsi, ha disegnato uno scenario suggestivo. E cioè ha inserito nell’elenco dei rossoneri da confermare anche Ibrahimovic. Personalmente ho immaginato che quell’amo, lanciato via televisione, fosse utile per far abboccare proprio Mino Raiola e convincerlo subito a discutere di entrambi i contratti in modo da avere un alleato in più nella trattativa, cioè lo stesso Ibra. Può darsi che alla fine finisca proprio così ma bisogna segnalare le frasi dello svedese il quale vuole vedere le prossime cadenze della stagione prima di impegnarsi in una firma. Perché dobbiamo dirlo subito in modo chiaro: Ibra è sempre stato orgoglioso e non si accontenterebbe di ricevere una proposta non meritata. Vuole insomma che ci sia per acclamazione la richiesta di rinnovo. E così sarà. Perché qui ripeto un concetto già espresso in tempi non sospetti. Ibra servirà a Pioli, a Maldini, al Milan e allo stesso Gazidis anche quando avrà concluso la sua carriera di calciatore.

Se la priorità è il contratto di Donnarumma, a quello di Calhanoglu non viene dato lo stesso valore e non perché il Milan non tenga al rinnovo del turco ma perché le aspettative economiche del calciatore sono eccessive. E invece lui solo da sei mesi ha cominciato a rendere secondo aspettative. E per ricevere un contratto alla Ibra servono più di 6-7 mesi di rendimento medio-alto. Nel frattempo anche per lui bisogna applicare lo stesso metro che sarà applicato a Brahim Diaz e Dalot. E cioè per impegnare le casse del club a investire cifre considerevoli (ho letto di richieste da 25 milioni) bisogna offrire qualcosa di più che di qualche spezzone d’alto livello, come i due fin qui sono riusciti a dare.