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Albert Riera: “Origi al Milan farà il titolare. Brahim Diaz? Con il talento che ha deve dare di più…”

ESCLUSIVA MN - Albert Riera: “Origi al Milan farà il titolare. Brahim Diaz? Con il talento che ha deve dare di più…”
© foto di Antonio Vitiello
domenica 17 luglio 2022, 17:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Albert Riera, ex esterno del Liverpool e della nazionale spagnola e attuale allenatore del Olimpija Ljubijana, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it per parlare di Divock Origi, Brahim Diaz e Cesc Fabregas. Ecco le sue parole:

Albert, l’ex Liverpool Divock Origi è la nuova punta del Milan. In carriera il belga non è mai andato in doppia cifra in campionato e a parte al Wolfsburg non è mai stato titolare indiscusso. Potrà finalmente cambiare la sua storia personale e diventare un attaccante prolifico?

“Guardi, il Milan l’ha preso perché lo considera un giocatore fondamentale per la squadra. Questo per Divock è qualcosa di nuovo anche perché al Liverpool non è mai stato importante come invece lo sarà al Milan. Sono sicuro che la società non l’abbia preso per fargli fare la riserva. Per Origi adesso è giunta veramente l’ora di far vedere le sue qualità da protagonista. Lui ora deve dirsi: “Ad Anfield ho imparato tutto di cui ho bisogno, ora sono pronto per questa nuova grande sfida con il Milan.”

Può finalmente raggiungere minimo quota dieci gol in campionato?

“Bisogna tenere in considerazione che non lui non è stato una prima scelta. E se giochi solo là meta delle partite poi non è facile andare in doppia cifra. Ora diamogli una chance al Milan…”

Cosa pensi del tuo connazionale Brahim Diaz?

“Brahim Diaz è un giocoliere con un piede sinistro fantastico. E’ un giocatore talentuoso e perciò penso che può dare di più. Ma lui è uno che ha bisogno di sentirsi importante. Ma per crescere e fare il salto di qualità ha bisogno che la squadra giochi per lui…”

Albert, è vero che il tuo amico Cesc Fabregas ai tempi del Arsenal nel 2008 voleva venire al Milan?

“Io posso solo parlare di me stesso, non di Fabregas, perciò meglio chiedere a lui. Onestamente io non so quanti club gli abbiano fatto la corte ma a quei tempi Cesc era sicuramente uno dei più forti centrocampisti del mondo. Era un calciatore molto intelligente. Ed era proprio l’intelligenza la sua qualità maggiore. Dopo ogni partita gli faceva più male il cervello che le gambe (ride n.d.r). Era davvero fantastico. Il Milan non era l’unica squadra a volerlo…”

di Alessandro Schiavone.