ESCLUSIVA MN - Battistini: "Milan in crisi? Penso a quello che mi disse il Trap... Con i rossoneri esordii a 17 anni, a loro devo tanto"

Sergio Battistini, doppio ex di Milan e Fiorentina e oggi allenatore degli Allievi dello Spezia, ci apre l'album dei ricordi soprattutto del suo periodo in rossonero. In esclusiva per MilanNews.it
Sergio Battistini,doppio ex di Milan e Fiorentina. Cosa ricorda della sua esperienza in rossonero?
“Sono arrivato a Milanello a 14 anni e per me il Milan era come una seconda famiglia. Ho avuto la possibilità di esordire a 17 anni e quando mancava Baresi facevo io il capitano. Logico che il Milan mi sia rimasto dentro. Certo, ero in un periodo particolare e le coppe sono arrivate dopo. Ma questa è un’altra storia”.
Rossonero fino al 1985, poi il passaggio alla Fiorentina
“Al Milan mi trovavo benissimo, avevo un altro anno di contratto e l’ultima stagione avevamo fatto bene, arrivando in finale di Coppa Italia. Ci furono problemi col presidente di allora Farina per il rinnovo del contratto. Lui cercò di mettermi in difficoltà e siccome Baresi non poteva essere ceduto io ero l’unico che poteva vendere avendo un ritorno economico, così mi ritrovai ceduto alla Fiorentina”.
A Firenze la trasformazione tattica
“Al Milan ero mediano, mezz’ala. E fui preso dalla Fiorentina come centrocampista. Un paio d’anni ed Eriksson mi ha messo centrale difensivo al fianco di Glenn Hysén e spesso giocavo come libero”.
A quale delle due squadre è più legato?
“Al Milan sarò grato tutta la vita per avermi lanciato come calciatore, per giunta giovanissimo. Sono stato fino a 22 anni ma come si dice il primo amore non si scorda mai. Certo, anche a Firenze ho bei ricordi, ho raggiunto una finale di Coppa Uefa”.
Da Firenze poi all’Inter. Nessuna accusa di tradimento?
“Qualche mio amico mi ha detto: non lo dovevi fare! Però sono dell’idea che se non tieni una maglia tutta la vita, dopo che la cambi non ragioni più da bandiera ma da professionista”.
Veniamo all’attualità: come vede questo Milan? L’inizio non è stato dei migliori
“A riguardo cito Giovanni Trapattoni che incontrai a Coverciano e mi disse: ricordati, Sergio, che se non hai i giocatori le partite non le vinci! Ora, questo è per dire che al Milan gli anni scorsi le partite gliele risolveva Ibrahimovic, mentre quest’anno ci sono difficoltà perché il gioco del Milan non deve essere finalizzato a un solo giocatore e piano piano Allegri sta ridisegnando la squadra. Detto questo c’è comunque una Champions League in cui la squadra sta andando bene, forse perché l’atteggiamento delle squadre straniere è diverso e magari la competizione europea ha un fascino particolare”.
Milan-Fiorentina: come finisce?
“Credo che sia una partita aperta a tutti i risultati. Con Jovetic in campo avrei visto leggermente favoriti i viola. Senza il montenegrino invece vedo l’ago della bilancia perdere a favore del Milan. Alla fine regnerà l’equilibrio e chi sbaglia meno vince”.

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