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Bianchessi racconta Colombo: "E' speciale. Vice Ibra? Sta rispondendo con i fatti"

ESCLUSIVA MN - Bianchessi racconta Colombo: "E' speciale. Vice Ibra? Sta rispondendo con i fatti"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 25 settembre 2020, 14:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Andrigo
fonte Intervista di Pietro Mazzara

Intervenuto in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it, Mauro Bianchessi, ex responsabile attività di base e scouting del Milan e oggi responsabile del settore giovanile della Lazio, ha parlato di Lorenzo Colombo e dei giovani prospetti rossoneri. Queste le domande e le risposte:

Ieri sera il gol di Lorenzo Colombo ha un doppio valore: prima rete di un millennial nel Milan e primo centro ufficiale per il ragazzo. Sensazioni?

"Lollo è un ragazzo maturo, umile e intelligente e questo lo porta ad essere mentalmente pronto per questi palcoscenici. In più ha qualità importanti tecniche e fisiche che lo porteranno a migliorare ancora."

In tempi non sospetti ci aveva svelato che, secondo lei, l’annata dei 2002 sarebbe stata quella che avrebbe dato nuovi risultati. Ci aveva visto lungo...  

"Ci sono affezionato perché li ho scelti e voluti sin da piccoli e visti crescere  in 10 anni di settore giovanile. In tanti anni di vissuto assieme si conoscono anche i particolari di ognuno. Lollo è il più bravo del gruppo e il più pronto anche mentalmente ma ne arriverà nel tempo anche qualcun altro di questa annata."

Colombo può sopportare il peso di esser il vice Ibrahimovic a 18 anni?

"Penso che la risposta la stia dando già lui non ha parole ma con i fatti."

Un percorso lungo, a tratti difficile, quello di Lorenzo. Quando e come nasce il rapporto con il ragazzo?

"Il tutto nasce da una amichevole al Vismara tra Milan e la Buraghese. Il piccolo Lollo a 7 anni ne ha dribblato 3 e fatto gol di rabona. Chiamai l’allenatore del Milan dei pulcini Andrea Biffi e gli dissi prendiamolo subito. Da quel giorno è iniziata la scalata a suon di gol. Io e Lollo abbiamo un rapporto speciale che dura anche oggi. Io per lui sono lo Zio adottivo e per me è come un nipote. Il rapporto costruito nel tempo cementato dai momenti difficili va oltre il calcio.

C’è speranza per un suo rientro al Milan? 

"A questa domanda preferisco non rispondere"