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Chiarugi: "San Siro? Come abbattere un monumento storico. Suso un complicato enigma, mentre Kessié-Biglia..."

ESCLUSIVA MN - Chiarugi: "San Siro? Come abbattere un monumento storico. Suso un complicato enigma, mentre Kessié-Biglia..."
giovedì 28 marzo 2019, 14:30ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte intervista di Enrico Ferrazzi

Pausa per le Nazionali praticamente alle spalle, si torna a parlare di calcio giocato per questo finale di Serie A. E per discutere di tutti i temi rossoneri, la redazione di MilanNews.it ha intervistato Luciano Chiarugi: profondo conoscitore del mondo Milan con quattro stagioni con il club, valanghe di gol segnati, una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe in bacheca. Questa la chiacchierata avuta con l'ex attaccante.

Sig. Chiarugi, un suo commento sulla vicenda stadio?
"L'ultimo restyling fatto a San Siro per la finale di Champions di pochi anni fa già lo aveva reso più bello e godibile, se ora hanno intenzione di renderlo più bello ben venga. Mi sembra però che il Meazza sia sempre comunque superiore al resto che c'è in Italia, non ne vedo necessariamente l'utilità. Penserei più che altro a sistemare qualche dettaglio e migliorare piccole cose, ma lo lascerei lì, bello così. A me dispiacerebbe vederlo demolito, su quel campo hanno giocato i migliori campioni del mondo. Anno dopo anno. Sarebbe come abbattere un monumento storico italiano. Darebbe qualche vantaggio a qualcuno, ma per me sarebbe un peccato".

Milan lanciatissimo in campionato, poi cosa è successo nel derby?
"Vedendo il match, bisogna dire che qualche giocatore del Milan non è stato all'altezza del derby. Penso a Suso, tra i primi. Ma bisogna dire anche che all'Inter è andato tutto bene, ogni cosa è girata. Non è stata giocata benissimo dal Milan e l'Inter ha avuto una dose di fortuna e concentrazione superiori. Sono però convinto di come il Milan riuscirà a lottare fino all'ultima giornata, non avrà ripercussioni. Dovrà ritrovare un filo di tranquillità ma sono certo che continuerà il suo percorso straordinario. Ci tengo a fare i complimenti a Gattuso e mi ripeto, il derby non rallenterà i rossoneri".

Come valuta il percorso di Gattuso sulla panchina de Milan?
"Considerando tutte le critiche e la sfortuna incredibile che ha avuto con gli infortuni, credo sia stato bravissimo e meritevole di complimenti. Ha sempre trasmesso energia positiva, anche se veniva duramente attaccato dalla stampa. Ora ha tutta la squadra in mano e sono convinto otterrà risultato in campionato".

Chi sembra non uscire dal periodo buio è Suso. Ha una spiegazione per questo calo?
"È strano da spiegare. Al momento non è in condizione. Pur giocando sempre non riesce a trovare se stesso. Magari il ragazzo ha preoccupazioni esterne al campo, continuo a pensare sia uno dei giocatori più importanti ma fino ad ora giochicchia, ha smesso di far male agli avversari. Çalhanoglu si sta trasformando in centrocampista nell'altra fascia con gli inserimenti di Paquetá, è Suso che non riesco a capire il destino che avrà". 

Chiudiamo con lo screzio Biglia e Kessié. Tutto finito?
"Entrambi hanno capito di aver sbagliato, quando si ritroveranno a Milanello faranno vedere che tutto è passato e che tutto è alle spalle. Poi la voglia di tornare in Champions accomuna tutti".