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Comazzi: "Milan, non è solo una questione mentale. L'organico ha moltissime lacune. Leao? Troppo discontinuo"

ESCLUSIVA MN - Comazzi: "Milan, non è solo una questione mentale. L'organico ha moltissime lacune. Leao? Troppo discontinuo"MilanNews.it
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martedì 14 novembre 2023, 18:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Terza pausa delle nazionali in questa stagione. A differenza della scorsa, a cui il Milan era arrivato da capolista, in questa la situazione si è totalmente ribaltata: i rossoneri si trovano a -8 punti dall'Inter e a -6 dalla Juventus, nel bel mezzo di un vero e proprio periodo di crisi. La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva, in merito, l'ex giocatore rossonero Alberto Comazzi. Le sue parole.

Se dovessi stilare un bilancio della stagione del Milan, sin qui?

“Prima parte molto bene. Dalla Juventus in poi, sono emersi diversi, anzi troppi limiti…”.

Proviamo a definirne i parametri…

“Io penso al Milan in cui sono cresciuto io. C’erano Costacurta, Baresi, Maldini… Non potevi sbagliare. Erano loro a trasmetterti un certo tipo di mentalità. Nella squadra rossonera attuale non vedo figure analoghe…”.

È questo, a tuo modo di vedere, il motivo per cui si sta parlando in maniera sempre più preponderante del ritorno di Ibrahimovic in società?

“Probabile. Però attenzione: spero non si tratti soltanto di una strategia comunicativa. Se viene coinvolto di nuovo Ibra, deve realmente poter incidere. Altrimenti, qualora si trattasse di marketing, il gioco non varrebbe la candela”.

Leao può aspirare a diventare il leader del nuovo Milan?

“In questo momento dico di no. Troppo discontinuo. A livello di mentalità non sembra essere mai scattata quella scintilla giusta. Secondo me non è nemmeno tra i migliori in Serie A”.

Qual è l’attuale problema tecnico e tattico del Milan?

“A questo punto, penso anche fisico. Non può essere soltanto una questione mentale. Con il Lecce, il calo è stato vistoso. Lo stesso Leao, che si è fatto male, già nel finale con il Psg si capiva che si stesse gestendo. Lui, come tanti altri…”.

Insomma, urgono rinforzi a gennaio…

“Assolutamente. L’organico, così com’è, ha moltissime lacune. Guardate quante volte ha dovuto giocare Giroud…”.

A quali obiettivi stagionali può ambire realisticamente l’attuale Milan?

“Per me, ad oggi, non è una squadra di prima fascia. Mi spiace dirlo, perché ci sono nato calcisticamente e cresciuto. Però c’è ben poco di Milan, a livello di dna, che conosciamo, nell’ambito della società attuale. Perché l’allontanamento di Maldini? Ripeto: io quella maglia l’ho indossata. Certi valori te li trasmettevano lui, i Costacurta, i Baresi…”.