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Dalla Svezia, Fallahi: “Al Milan è tornato il vero Ibra. Nessuno vuole che finisca la sua incredibile storia"

ESCLUSIVA MN - Dalla Svezia, Fallahi: “Al Milan è tornato il vero Ibra. Nessuno vuole che finisca la sua incredibile storia"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 9 agosto 2020, 14:00ESCLUSIVE MN
di Antonio Vitiello

La redazione di MilanNews.it ha intervistato Siavoush Fallahi giornalista per Eurosport in Svezia, con base a Stoccolma, per parlare di Zlatan Ibrahimovic. 

Cosa ne pensi della stagione di Ibra?

“La stagione di Ibra va valutata oltre i gol. Zlatan è arrivato in un Milan in crisi e senza identità. Nei pochi mesi prima della pausa del campionato si è intravisto cosa stava per succedere perché il Milan con Ibra si è raddrizzato. Dopo la pausa ancora di più, mi è sembrato una squadra dove non solo Ibra faceva gol e assist, ma dove anche altri giocatori hanno iniziato a prendersi le loro responsabilità per migliorare il gioco e i risultati del Milan. Parlo di Calhanoglu, Rebic, pure Kessie che ha fatto vedere qualità che non si notavano dai temppi dell’Atalanta. Penso che Ibra abbia anche dato un’occasione a Pioli di far vedere che è un bravo tecnico. Detto questo, i gol e gli assist di Zlatan non mi stupiscono. Finché sta bene farà il suo, e in questa serie A dove si segna più di prima, perché uno come Ibra non dovrebbe segnare? Tante persone dicevano che era finito, che camminava, che poteva solo stare in MLS. Però mi sembra che in MLS si preparava per il grande ritorno in serie A, e finché stara bene fisicamente penso che continuerà a dare il meglio di sé. Quello che stupisce però è l’effetto sul gruppo e come è stato un’iniezione di positività”.

Ibra dovrebbe rinnovare e restare un altro anno al Milan…

“L’ultima volta che ci siamo sentiti avevo detto che se fosse per Ibra rimarrebbe un altro anno al Milan. All’epoca tanti dicevano che non sarebbe rimasto dando per sicuro l’arrivo di Rangnick. Io non posso dire di aver saputo che Rangnick non sarebbe venuto, ma so per certo che Zlatan vorrebbe restare un altro anno al Milan. E penso che si andrà in questa direzione. Soprattutto visto com’è finito questa stagione. Zlatan è uno che gode del grande pubblico e dei grandi stadi, e anche se i tifosi non ci sono adesso non penso che si veda in un altro posto che non sia il Milan e San Siro”.

Come viene visto Ibra in Svezia in questa sua seconda giovinezza al Milan?

“Il calcio italiano è seguito poco in Svezia ma Zlatan è sempre stato seguito. Penso che tanti svedesi in questi giorni, soprattutto chi ha bambini che non hanno vissuto la grandezza di Zlatan, sta facendo tutto per far vedere Ibra il più possibile. Abbiamo sempre temuto quello che sarebbe stato senza Zlatan, non tanto per la nazionale dove con Isak Quaison e Kulusevski stiamo a posto, ma proprio per quello che rappresenta Zlatan con il suo carisma, la sua classe, e il suo modo di fare la differenza. La storia di Zlatan è incredibile e nessuno vuole che finisca. In MLS si pensava che fosse la fine, e quasi diventava fastidioso perché lo sentivo solo nelle pubblicità. Invece adesso è tornato il vero Zlatan, quello che gioca, fa divertire e fa innamorare del pallone”.

Con Zlatan in rosa dall’inizio, pensi che il Milan l’anno prossimo possa arrivare in Champions?

“Zlatan ha dato credibilità al progetto del Milan con il suo ingresso. Ha alzato il livello, ha fatto migliorare i compagni, ha dato speranze a Pioli, però non so se basta. I numeri direbbero che da quando è arrivato lui il Milan è una squadra da Champions League. Non so giudicare il calcio del Covid, perché mi sembra un calcio diverso e abbastanza strano. Se Milan ha anche la minima occasione per andare in Champions è grazie a Zlatan e l’effetto che ha avuto sul gruppo. Per darti una risposta secca penso che ci siano squadre migliori del Milan in questo momento in Italia. Vedo la Juve, Inter, Napoli come favoriti per la Champions, il Milan se la deve contendere con l’Atalanta”.

di Antonio Vitiello