esclusiva mn

Eranio: "Kessie uno dei centrocampisti più forti d'Europa. Tomori deve essere il titolare"

ESCLUSIVA MN - Eranio: "Kessie uno dei centrocampisti più forti d'Europa. Tomori deve essere il titolare" MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 13 marzo 2021, 18:00ESCLUSIVE MN
di Nicholas Reitano

La redazione di MilanNews.it ha contattato in esclusiva l'ex centrocampista rossonero, Stefano Eranio. Con lui abbiamo analizzato il match di Old Trafford di giovedì, arrivando a commentare anche quello di domani contro il Napoli, uno scontro diretto importantissimo per la squadra di Pioli in ottica Champions. 

"Abbiamo mandato un segnale a tutte le squadre. Nessuno si aspettava una prestazione del genere". Lei si trova d’accordo con le parole di Tonali? Si aspettava un Milan così dominante a Manchester?

"La partita di Old Trafford dimostra che prime o seconde linee non fa differenza. La società è stata chiara, ha costruito la squadra per un obiettivo: la quarta posizione. Il Milan è competitivo ed ha una rosa ricca di giovani con un allenatore come Pioli che ha dato delle idee. Con il Manchester meritava assolutamente di vincere. Il gol annullato a Kessie poteva tranquillamente ammazzare la squadra. Invece il Milan ha reagito e ne esce fortificato"

A Manchester è mancato sicuramente qualcosa negli ultimi 20-30 metri, in termini realizzativi. Ecco, quanto sono importanti i recuperi di Calhanoglu e Rebic in vista del ritorno?

"Si spera di recuperarli, ma non una settimana o tre giorni prima. Hanno delle qualità, però devono essere in condizione. Anche perché tutta la squadra sta facendo bene: Meite sta facendo grandi prestazioni, Kessie è uno dei centrocampisti più forti in Europa, Tomori deve essere il titolare, un mezzo servizio di Hernandez farebbe comodo... Calhanoglu e Ibra sono due giocatori fondamentali, anche Mandzukic, che è l’unico che potrebbe sostituire Ibrahimovic, ma non è in forma..."

Lei ha detto che Kessie è uno dei migliori centrocampisti d’Europa. Si può parlare di lui come un leader?

"Lui è un leader. È sempre con la palla nei piedi: ha quantità, qualità e posizione. È cresciuto in tutti gli aspetti ed è uno che gioca sempre, dal primo minuto. Si mette sempre a disposizione degli altri e, per me, non c’è nessuno nel mondo che può essere migliore di lui"

C’è il timbro di Pioli in questa crescita?

"Si vedeva, sin dal primo minuto, che era capace. Ha trovato l’assetto giusto e la squadra ora ha le idee molto chiare. Infatti, è un Milan che solitamente fa la partite, ma ultimamente mancano dei punti cardine. Tonali sta tornando quello di Brescia, è in crescita. Ora si aspetta Diaz...”

Passando al match di domani: Leao centravanti, come lo vede? Nell’ultimo periodo è stato molto altalenante e domani avrà di fronte a sé un colosso come Koulibaly, forte fisicamente e molto rapido...

"Rafael è un giocatore particolare. Ha delle grandissime qualità. È abulico e deve imparare a soffrire. Fisicamente è incredibile, ma non fa vedere nulla che possa servire alla squadra. Purtroppo è discontinuo e di difficile collocazione"

Con tutta probabilità, Calabria non sarà del match. Dalot dalla sua parte dovrà marcare Insigne: può diventare un ulteriore test per il suo riscatto?

"Dalot è un ottimo giocatore, che puoi collocare sia a destra che a sinistra. Negli ultimi anni la forza principale del Napoli è stata la grande velocità, ma nell’ultimo periodo è mancata la continuità. Hanno recuperato tanti giocatori, Mertens e Osimhen su tutti. Pioli schiererà l’undici migliore, dato che si ritroverà davanti una squadra che può battere chiunque, se in giornata... sperando non lo sia (ride, ndr)"

Dopo Manchester, che tipo di squadra troveremo domani? Stanca? Motivata? In fiducia? Calcolando che il Milan ultimamente sta giocando in media una partita ogni 4 giorni...

"Un risultato così può portare forza. Giocare il giovedì e recuperare per la domenica è difficile. Può penalizzare, ma bisogna recuperare qualche pezzo per far rifiatare alcuni giocatori. Perciò più uomini sono in condizione, più Pioli può gestire la squadra nel migliore dei modi"

Intervista di Nicholas Reitano