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Fava (DAZN): "Leao prospetto interessante, assomiglia al primo Muriel. Giampaolo deve lavorare per adattarlo"

ESCLUSIVA MN - Fava (DAZN): "Leao prospetto interessante, assomiglia al primo Muriel. Giampaolo deve lavorare per adattarlo"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 2 agosto 2019, 18:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Fabio Anelli

Fabio Fava, giornalista di Eurosport e DAZN, è stato intervistato in esclusiva da MilanNews.it per tracciare un profilo dettagliato di Rafael Leao, attaccante acquistato dal Milan e proveniente dal Lille.

Che tipo di giocatore è Leao?

"Secondo me è un prospetto molto interessante, non so quanto sia adatto per fare subito il centravanti titolare del Milan, però probabilmente i rossoneri hanno visto in lui quel margine di crescita che non ha visto in Cutrone. Lui con il Lille ha sempre giocato nel 4-2-3-1, ha trovato spazio soprattutto nella seconda parte di stagione, giocando come prima punta, quello è il suo ruolo. Lo ha fatto nello Sporting dalle giovanili, la mia idea è che Giampaolo voglia provare ad adattarlo come seconda punta vicino a Piatek. Non credo che vada a prendere il posto del polacco. Un po' quello che faceva Schick alla Sampdoria, per dare un'idea: un giocatore molto tecnico, molto rapido, ama uscire dall'area per andare dentro in dribbling. Tecnicamente è molto interessante, i miei dubbi sulla sua prontezza, se fosse in grado di poter incidere da subito. Può essere stato quello che è stato Lautaro per l'Inter l'anno scorso, un giocatore che arriva da un campionato diverso e magari non dovendo essere subito decisivo può avere meno pressioni e fare bene quando entra, sia come sostituto di Piatek che come spalla".

Quali sono le sue caratteristiche?

"Le qualità le ha, senza quel caos dell'estate scorsa con lo Sporting non sarebbe mai venuto via a zero da una bottega cara come quella portoghese. Il Lille ha fatto un affarone e lo ha rivenduto guadagnandoci qualcosa, c'è un direttore sportivo come Campos che gli affari li sa fare bene. E' un giocatore che tecnicamente c'è, deve misurarsi in un campionato differente, perché l'anno scorso non è che abbia fatto tantissimi gol. Il Lille giocava con un modulo che ricordava un po' il 4-2 fantasia di Leonardo, con i due davanti alla difesa e i quattro davanti facevano un po' quello che volevano. Si spostava spesso di posto con Pepé che magari partiva a destra. Deve essere molto bravo Giampaolo, lo ritengo uno dei pochi allenatori insegnanti di calcio in questo momento, al di là di quello che ha fatto fino adesso. Secondo me lavorerà su questo aspetto qui, perché è un giocatore diverso da Piatek, occupa meno i sedici metri, non è il calciatore fisico che sta in mezzo all'area ad aspettare il pallone. E' uno che ama giocare, ama scambiare. Ho un po di dubbi sul paragone com Mbappé, quello mi è sembrato un po' fuori luogo".

A chi assomiglia?

"Come attaccante non fa parte di quei giocatori alla Belotti e alla Vieri, non è il classico ariete che aspetta il pallone in mezzo. Un attaccante come poteva essere il primo Muriel a Lecce, che ha il primo passo, la velocità ma che non sta fermo ad attendere il pallone. Un po' come Balotelli ma con meno fisico, è uno che non occupa i sedici metri, esce, cambia. Potrebbe avere ragione Giampaolo se proverà a farlo diventare una seconda punta, con Piatek che resta il punto di riferimento e lui che gli gira intorno, magari Paquetà che si inserisce e scambia. E' un giocatore che in questo senso può essere interessante. Stiamo parlando di un '99, ha vent'anni ed è una scommessa, il Milan ha investito sui margini".

I 35 milioni pagati dal Milan sono troppi?

"I 35 milioni sono figli del mercato. Il mercato è sempre domanda ed offerta. Gli 80 a Pepé hanno fatto storcere il naso a molti, secondo me tra qualche anno lo considereremo un buon prezzo. Non so quanto sia giusta questa cifra, so che andare a comprare dal Lille in questo momento è complicato. Un  anno e mezzo fa rischiavano addirittura il fallimento per debiti, nel giro di un anno hanno conquistato la Champions e stanno vendendo i pezzi pregiati e si sono pagati completamente la situazioni debitoria. Se lo consideriamo un acquisto in prospettiva i 35 milioni possono avere un senso, capisco che i tifosi del Milan che probabilmente non conoscendolo dubitano. Lui e Cutrone sono due giocatori diversi, secondo me il Milan ha fatto un ragionamento in questo senso. Due anni fa ti avrei indicato Leao come uno dei prospetti migliori, faceva caterve di gol nello Sporting, poi il suo percorso lo ha portato a Lille. Non è un attaccante da venti gol a campionato se si valuta la prima mezza stagione in Francia. Mi sento di paragonarlo a Lautaro, un giocatore che ha bisogno di qualche mese di adattamento, di poca pressione, poi si capirà tra dodici mesi se il Milan ha fatto bene o male".

Può essere la stagione giusta per crescere?

"Se il Milan si fosse qualificato per la Champions probabilmente ci sarebbe stato meno tempo per le scommesse. Spero che il Milan non vada all-in su questo giocatore. Se fosse andato a Roma a fare il 9 al posto di Dzeko e non avesse convinto nelle prime due sarebbe stato già un dramma. Va inserito gradualmente, Giampaolo può aiutarlo, ha sempre lanciato giovani e adattato giocatori alle sue esigenze. Le caratteristiche perché Leao sia un buon colpo ci sono tutte, c'è bisogno che il Milan abbia pazienza, nessuno si deve aspettare venti gol in questa stagione, magari ne arrivano la metà, magari sarà un percorso più lungo".