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Maniero: "Il Milan ha qualcosa in più delle rivali a livello psicologico. Paquetà e Piatek sembrano qui da dieci anni"

ESCLUSIVA MN - Maniero: "Il Milan ha qualcosa in più delle rivali a livello psicologico. Paquetà e Piatek sembrano qui da dieci anni"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 4 marzo 2019, 16:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Filippo Maniero. Con l'ex attaccante rossonero abbiamo parlato della vittoria ottenuta contro il Sassuolo, delle condizioni della squadra, della corsa per la lotta alla Champions, ma anche dei due acquisti del mercato di gennaio protagonisti in positivo al di là di ogni più rosea aspettativa.

Il Milan ha vinto una partita fondamentale, ma forse inizia ad affiorare un po' di stanchezza.
"Se poi i risultati son quelli ottenuti ultimamente, ben venga la stanchezza. Vincere una partita come quella contro il Sassuolo, portata a casa con sofferenza e non giocando il miglior calcio possibile, è un segnale positivo. Magari qualche mese fa una partita come quella di sabato l'avresti persa. Ci son dei periodi in cui lasci da parte il bel gioco e badi più alla sostanza. Penso che siano contenti lo stesso, visto il cammino del Milan e delle avversarie. Il sorpasso sull'Inter fa ben sperare e consente di ricaricare di entusiasmo tutto l'ambiente. Da adesso alla fine l'obiettivo è quello di mantenere il terzo posto".

Gattuso non vuole dare l'alibi della stanchezza ai propri giocatori, ma parla di mancanza di brillantezza. Una soluzione potrebbe essere quella di sfruttare maggiormente giocatori come Conti, Biglia, Castillejo e Cutrone?
"Lui ha sottomano i ragazzi tutti i giorni, quindi nessuno meglio di lui può sapere come stia realmente la squadra. In base a queste valutazioni metterà in campo la formazione che gli darà maggiori garanzie dal punto di vista atletico e tecnico. Sono valutazioni impossibili da fare dall'esterno. La stanchezza in questo periodo del campionato è un aspetto che penso possa valere per tutte le squadre. Più che una questione fisica, secondo me, ora si giocherà tutto sull'aspetto mentale, con la speranza che i ragazzi non si facciano condizionare dalle pressioni della classifica".

Alla luce della classifica e dell'andamento delle dirette concorrenti, si può dire che il Milan sia la squadra favorita per centrare un posto utile per la prossima Champions League?
"Mancano troppe partite per dirlo e sono tutte lì in pochi punti. Basta veramente uno o due passi falsi e ti ritrovi di nuovo ad inseguire. Fare i calcoli adesso penso sia una cosa sbagliatissima e non è certamente nel DNA di Rino. A livello psicologico il Milan è quella che sta meglio di tutti. A livello mentale, vincere una partita come è stata vinta contro il Sassuolo ti dà tanto a livello morale e come motivazione per allenarsi al meglio durante la settimana. Ciò non toglie che la classifica non possa lasciare tranquilli i rossoneri".

Tornando indietro con la memoria, poco più di due mesi fa il Milan era sesto in classifica, con la grana Higuain da risolvere e con l'adattamento di Paquetà al nostro calcio che era un'incognita. Quanto è stato sorpreso dall'exploit dei rossoneri?
"Molto. E' sorprendente il fatto che, con due giocatori come Paquetà e Piatek, sembra essere cambiato il volto della squadra. A volte, magari, ci sono squadre che cambiano 7-8 giocatori e non vedono risultati. Inaspettatamente si aspettava un rendimento da parte loro di questo livello. Ciò dà merito sia alla società, ma anche a Gattuso. Merito anche dei giocatori, che si sono calati subito nella realtà Milan, rispondendo bene alle richieste del mister. Sembra che siano al Milan da dieci anni, non da poche settimane".