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Maniero: "Milan, Falcao scelta vincente. Rino? Sarà uno dei migliori in Italia"

ESCLUSIVA MN - Maniero: "Milan, Falcao scelta vincente. Rino? Sarà uno dei migliori in Italia"MilanNews.it
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sabato 9 giugno 2018, 20:00ESCLUSIVE MN
di Daniele Castagna

Aleggia nell'universo rossonero l'attesa per la sentenza UEFA, ma il Milan non resta fermo. Prima il rinnovo di Romagnoli, poi i dettagli per il prolungamento di Cutrone e Bonaventura per finire con l'incontro con l'entourage di Kessie. Un Diavolo che getta le basi per il futuro, in attesa degli arrivi di Reina e Strinic, ai quali andrà aggiunto qualche colpo studiato. Un acquisto alla Falcao... Per parlare di tutte le tematiche di Casa Milan, la redazione di MilanNews.it ha intervistato Filippo Maniero, ex attaccante di Milan, Venezia e Palermo.

Sig. Maniero, partenza obbligatoria con il tema del momento. Che idea si è fatto della situazione Milan-UEFA e della possibile sentenza in arrivo per i rossoneri?
"Da esterno, è difficile darsi delle spiegazioni. Ma se la UEFA sta valutando certe sanzioni è perché indubbiamente sta riscontrando delle irregolarità con la proprietà del club. Non credo al partito de "la UEFA attacca a prescindere", non ne avrebbe vantaggi. Da tifoso, è un continuo farsi domande senza trovar chiarezza".

In attesa del proprio destino, il Milan comunque ha pianificato la base per la prossima stagione con dei rinnovi significativi (Romagnoli, Cutrone, presto Bonaventura e Kessie). Segnale per squadra e ambiente?
"Assolutamente, un segnale importantissimo per tutti. Se guardiamo alla qualità dei ragazzi che il Milan sta rinnovando, è tutta gente giovane, forte, che ha già fatto bene e che farà ancora meglio. Così si muove una grande società, con un progetto e con continuità nelle proprie scelte. È evidente come ci sia un percorso tecnico chiaro, sui consigli di Rino che certamente avrà ponderato ogni mossa. Quando gruppo è unito da più anni, poi aumentano drasticamente le possibilità di vincere qualcosa di importante e le basi sportive sono solidissime ora. La presenza di Bonucci poi assicura quella dose di esperienza fondamentale ad alti livelli. Son curioso di vedere chi arriverà dal mercato per migliorare ulteriormente la rosa...".

Mi ricollego subito alla questione. In entrata, il nome di Falcao potrebbe essere quello finalmente giusto dopo anni alla ricerca di una punta top?
"Gattuso vuole un grande attaccante, mi è parso chiaro da alcune sue dichiarazioni, e Falcao può essere la punta perfetta per il salto di qualità, da affiancare al lanciatissimo Cutrone che avrà modo di continuare a crescere. Radamel è un attaccante dal valore mondiale, magari il suo massimo l'ha raggiunto qualche stagione fa ma credo possa ancora dare tanto. Il classico attaccante da Milan. Bisognerebbe valutare il suo impatto con la Serie A, ma parliamo comunque di un ragazzo con esperienza in tutti i massimi campionati europei".

Detto del possibile acquisto, guardiamo l'altra faccia della medaglia: quella del mercato in uscita. C'è una pedina che sacrificherebbe? Magari un nome che garantirebbe una grossa cifra in termine di bilancio e quant'altro.
"Se si vuole costruire qualcosa di importante, logico che tutti i grandi vadano tenuti. Ma capisco anche le esigenze del Milan di provare a rientrare con delle cifre importanti, anche a fronte del Fair Play Finanziario e delle possibili richieste UEFA. Sinceramente non me la sento però di fare un nome, i vari Donnarumma, Suso, André Silva sono tutti molto giovani e forti, sarebbe un sacrificio tecnico troppo grosso anche sull'altare del bilancio. La squadra verrebbe indebolita, per poi ripartire da zero alla ricerca di un sostituto che vada a rimpiazzare questi campioncini. Un cane che si morde la coda, in poche parole. Soprattutto in questo mercato dalle cifre folli".

Ultima domanda, chiudiamo con Gattuso. Come valuta la sua esperienza alla guida del Milan e quanti margini di miglioramenti possiede ancora?
"Ci tengo, prima di tutto, a fargli i complimenti perché sta dimostrando di essere in panchina ciò che era da calciatore: una grandissima persona ed un professionista eccellente, uno che non molla una virgola e che possiede la mentalità giusta per vivere nel calcio. Un vero dominatore, sia in campo che da allenatore. Il prossimo anno poi avrà il vantaggio di partire dall'inizio, fin dal ritiro, conoscendo tutti i ragazzi e avendo impostato lui stesso la campagna acquisti, quindi senza ereditare scelte altrui di vari predecessori. Penso parta da una posizione di vantaggio e la sua conoscenza totale e profonda di ogni aspetto del Milan lo aiuterà in tutte le pieghe degli anni che verranno, nei momenti di vittoria e in quelli difficili. Ha l'occasione di essere consacrato come uno dei migliori allenatori in Italia".