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Onofri: "Ibra-Milan? Ben venga, ma solo a determinate condizioni. Suso fa la differenza perché..."

ESCLUSIVA MN - Onofri: "Ibra-Milan? Ben venga, ma solo a determinate condizioni. Suso fa la differenza perché..."MilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
sabato 6 ottobre 2018, 18:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte intervista di Thomas Rolfi

Alla vigilia di Milan-Chievo, la redazione di MilanNews.it ha intervistato Claudio Onofri. Con l'ex difensore di Torino, Genoa e Catania abbiamo affrontato tutte le tematiche del momento, partendo dal successo in Europa League fino al possibile arrivo di Zlatan Ibrahimovic. Argomento sulla bocca di tutti. Ecco l'intervista integrale con il noto opinionista.

Sig. Onofri, iniziamo con la sfida di Europa League. Dopo il gol subito dall’Olympiacos, il Milan ha trovato il modo per vincere ma lasciando qualche perplessità. Un suo commento?
Anche per stessa ammissione di Gattuso, questo è un Milan che ancora deve crescere, costruirsi al meglio ed assemblarsi. Però ci sono situazioni ed atleti con potenzialità altissime, grazie alle capacità del mister di trasmettere i suoi valori. Diamo tempo a questa squadra, senza fretta, la ricostruzione passa soprattutto dai nuovi innesti che portano qualità. Personalmente, io sono fiducioso e vedo grandi aspettative per questa squadra e verso Gattuso. Come tecnico ha un grande cuore Milan ma non solo, è umile e ha conoscenze profonde. Lentamente il club vivrà una escalation, se poi dovesse arrivare Ibrahimovic…”.

Mi ricollego subito al discorso, lei come valuterebbe un eventuale arrivo dello svedese per sei mesi? Non rischia di creare qualche problema in spogliatoio?
Il discorso passa tutto da un concetto fondamentale, capire con quali intenzioni vorrebbe venire al Milan. Dopo tutto quello che ha vissuto negli ultimi anni tra infortuni e difficoltà, personalmente credo che debba arrivare in rossonero con l’umiltà di dire ‘sono qui per dare una mano, senza pretendere di essere titolare subito ed in ogni gara’. Poi tutto il resto viene in secondo piano, come il discorso tattico. Quando hai a disposizione Higuain e Ibra, è quasi ridicolo pensare ad eventuali tematiche o problemi di modulo. Non mancherebbe nulla a Gattuso, considerando anche la presenza di Cutrone sempre pronto a subentrare. La coppia Gonzalo-Zlatan non sarebbe pienamente complementare, ma toccherebbe a centrocampisti ed esterni trovare i palloni giusti per loro due. Soprattutto se in rosa c’è un Suso che mette in mezzo quei cross che sa fare, poi l’area si riempie di ‘tanta roba’ con l’accoppiata delle punte. Logico, il resto della squadra dovrà trovare l’equilibrio e sacrificarsi, ma credo che Gattuso e la società ne parleranno se, eventualmente, ci sarà la volontà e la possibilità di chiudere l’operazione. Ma ripeto, se lui viene a Milano con umiltà e voglia di fare, allora benissimo, sarebbe una cartuccia pesantissima per Rino”.

Ha accennato del possibile scenario futuro dell’attacco rossonero. Quello attuale invece, come valuta la compatibilità tra Higuain e Cutrone?
Discorso differente. Entrambi sono punte centrali che amano andare in gol ma con qualità e caratteristiche differenti. L’età di Patrick lo predispone a mettersi al servizio del Pipita, cosa che, eventualmente, non puoi chiedere a Zlatan. Con il classe ’98 invece Gattuso può chiedergli un lavoro diverso, anche di sacrificio nei confronti dell’argentino. C’è della compatibilità. Higuain, quando ce l’hai, è lui il capogruppo, devi adeguarti a lui visto l’enorme talento nel fare gol e l’attitudine alle giocate di classe. L’attuale 4-3-3 funziona. Çalhanoglu è in crescita e Suso fa la differenza, un uomo che quando sposta la palla sul mancino non la butta mai via anzi, disegna assist o cerca la porta. Con l’argentino al centro di questo tridente, il modulo scelto da Rino è il più adatto. In corso d’opera poi la possibilità delle due punte c’è con il 4-4-2, ma dal primo minuto meglio non toccare lo status quo anche perché poi con le modifiche, dove giocherebbe Bonaventura? Dove Suso? Dove Çalhanoglu? A queste cose l’allenatore ci pensa sempre”.

Ultima domanda, domani c’è Milan-Chievo. Che tipo di gara si aspetta? Chi sarà l’uomo decisivo?
Sicuramente una partita difficile. In Italia anche le piccole come Frosinone e Chievo, che probabilmente retrocederanno, sanno creare complicazioni tattiche ed insidie a chiunque. Mi è parsa una squadra disperata, e proprio per questo motivo non sarà una gara facile, non ci sarà nessun regalo per il Milan. I rossoneri devono avere la testa giusta fin dal primo minuto altrimenti possono soffrire. Per l’uomo decisivo dico ancora Higuain, la difesa clivense mi pare rivedibile, per fare un complimento. Qualche palla scappa sempre ai loro centrali e quando in zona c'è l'argentino, sapete come finisce…”.

Intervista di Thomas Rolfi